Trieste, Di Maio: “Difendere gli atleti africani escludendoli? E’ follia”

Marin (Fi): "Tutti in gara altrimenti non è sport"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – “Siamo alla follia. È giusto combattere lo sfruttamento dei corridori africani, il professionismo è professionismo sempre e come tale deve essere retribuito, ma non è così che si fa, non è escludendoli da una gara che si combatte il problema. Anzi, così il problema si aggrava e la vicenda in se’ per come sta emergendo rasenta la follia”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio sul caso del Trieste Running Festival.

Marin (Fi): “Tutti in gara altrimenti non è sport”

“Benissimo ha fatto la procura della Fidal ad aprire un’indagine immediata. E altrettanto bene ha fatto il Coni a dare immediato sostegno alla Federazione. Non ho mai partecipato ad una gara pensando se avevo davanti un avversario verde, blu o viola. E trovo francamente incomprensibile che alla maratona di Trieste non partecipi nessun atleta africano. Da atleta penso che nessuno vorrebbe vincere una gara senza essersi misurato con i migliori. Lo Sport è questo. Tra i valori dello sport ci sono il rispetto dell’avversario e il merito. Voglio dire: tutti in gara a Trieste e ovunque se no che competizione è. E soprattutto che sport sarebbe”. Lo dichiara il campione olimpico e deputato di Forza Italia Marco Marin.

(LaPresse)



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