Trieste, 19 set. (LaPresse) – Avevano trasformato l’area adiacente a via Udine, a un passo dalla stazione ferroviaria di Trieste. In una zona di spaccio di hashish ed eroina. Un market all’aperto dove l’acquisto di droga, nascosta nelle aiuole, era alla portata di tutti, soprattutto giovanissimi in età scolare. Ciò come emerso da un’indagine diretta dal sostituto procuratore Federico Frezza e condotta dagli agenti della sezione contrasto al crimine diffuso della squadra mobile di Trieste. È scattata così un’operazione della Procura, che ha portato, il 17, all’arresto di 7 persone. Si tratta di 6 pakistani e un afghano, parte dei quali già gravati da precedenti specifici. Tutti titolari di permesso di soggiorno poiché richiedenti asilo, a eccezione di uno, già destinatario di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
i precedenti
La concentrazione di spacciatori nella zona, nota come il ‘Bronx’, è stata notata a seguito di una serie di servizi investigativi e di prevenzione. Questi nel passato hanno portato a un monitoraggio con numerosi arresti e sequestri di hashish nella vicina piazza Libertà. Davanti alla stazione ferroviaria. Ciò ha portato alcuni degli indagati a spostarsi nei pressi della più isolata via Udine, con l’idea di poter gestire i traffici illeciti con maggiore serenità. Il continuo via vai di assuntori di stupefacenti e le segnalazioni dei residenti hanno consentito di avviare anche qui servizi investigativi che hanno documentato l’attività illecita. Gli acquirenti, certi di trovare i pusher a disposizione, che erano soliti stazionare negli spazi del cortile aperto dell’immobile alle spalle di via Udine. Tra le vie Paulania e Sant’Anastasio, accedevano nell’area e recuperavano la droga, occultata nelle aiuole, per poi allontanarsi. Il monitoraggio della zona, effettuato con l’ausilio di videoriprese, ha consentito di documentare numerose cessioni e di sequestrare dosi di hashish ed eroina a giovani assuntori, tra i quali anche minorenni, subito dopo l’acquisto.