Usa, Trump autorizza l’uso delle armi al confine con il Messico

I militari potranno dunque sparare contro chi aggredisce i colleghi. Se richiesto dalla circostanza, anche in maniera letale

in foto Donald Trump

WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato i soldati al confine con il Messico di usare la forza per proteggere gli agenti federali che controllano la frontiera. I militari potranno dunque sparare contro chi aggredisce i colleghi. Se richiesto dalla circostanza, anche in maniera letale. Questi i provvedimenti presi dal tycoon per proteggere il confine degli Usa, dove nei prossimi giorni sono attese migliaia di persone provenienti dall’America Latina. L’ormai nota carovana di migranti è in marcia verso gli Stati Uniti da mesi.

Usa, sì all’utilizzo delle armi

Finora richieste di questo genere erano state respinte dal Pentagono. L’uso delle armi va infatti a scontrarsi con la Posse Comitatus Act, una legge del 1898 che impedisce ai soldati di essere impegnati in operazioni di polizia sul suolo Usa. La norma è però stata per così dire “aggirata”. I soldati sono infatti autorizzati all’azione violenta in caso di “possibili disordini o incidenti“. Così la Casa Bianca ha dunque redatto il testo dell’ordine governativo, studiato nei dettagli proprio per non risultare illegale.

John Kelly, il capo di gabinetto della Casa Bianca, ha detto che ci sono “prove credibili e informazioni d’intelligence” secondo le quali le migliaia di migranti irregolari che sono diretti verso gli Stati Uniti “potrebbero provocare incidenti e disordini“. La minaccia alla sicurezza degli agenti federali, secondo quanto affermato da Kelly, sarebbe dunque altissima.

Operazione costosissima

L’arrivo della carovana di migranti sta costando al presidente Trump fior di quattrini. Per controllare il flusso di persone desiderose di varcare il confine meridionale degli States, il leader Usa schiererà circa 5.900 militari americani. Secondo le stime del Pentagono, l’operazione costerà all’incirca 72 milioni di dollari. Lo ha fatto sapere il colonnello Rob Manning, portavoce dell’esercito. Il costo sale a 210 milioni di dollari se si considerano anche gli oltre 138 milioni spesi finora per le 2.100 unità della Guardia Nazionale in missione alla frontiera da aprile.

Sono intanto già stati arrestati circa 300 migranti centroamericani, fermati dalla polizia federale e dell’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm). Erano entrati mercoledì in Messico guadando il Rio Suchiate dal Guatemala.

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