MILANO – Donald Trump torna ad attaccare Twitter, accusando il social network di imbavagliare i conservatori, cosa che definisce “un gigantesco errore”. “Twitter dovrebbe lasciar tornare sulla piattaforma le voci conservatrici vietate, senza restrizioni. Si chiama Libertà di Parola, ricordatelo. State facendo un Errore Gigante!”, ha twittato il presidente Usa.
Le piattaforme social nel mirino
Twitter, come pure altre piattaforme come Facebook, Instagram o YouTube, recentemente hanno attuato un giro di vite contro personalità accusate di promuovere discorsi violenti, antisemiti, razzisti o complottisti. Fra le personalità bandite da una o più piattaforme c’è in particolare Alex Jones, fondatore del sito ‘Infowars’, celebre complottista dell’estrema destra americana per il quale in passato Trump ha espresso la sua simpatia, ma anche Paul Nehlen, membro del Partito repubblicano e figura dell’estrema destra.
L’attacco contro gli utenti di destra
Non è la prima volta che il presidente Usa accusa Twitter, Facebook o ancora Google di praticare una “discriminazione” contro gli utenti di destra. Il miliardario repubblicano, il cui account Twitter è seguito da circa 61 milioni di persone, attacca regolarmente questi giganti del web, affermando senza prove che sono “dalla parte della sinistra estremista democratica”.
(LaPresse/AFP)