L’export italiano in ginocchio per i dazi ‘made in Usa’. Una tariffa maggiorata voluta da Donald Trump del 25% finirà per creare ingenti danni economici ai maggiori prodotti italiani esportati nel nuovo continente.
L’elenco
Oltre ai nostri prodotti tipici che caratterizzano la qualità del ‘made in Italy’ come pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto anche whiskey scozzese, vini francesi, l’Emmental svizzero e la groviera. Restano esclusi almeno per ora, i nostri prosecco e olio d’oliva. Dazi anche del 10% sugli aerei commerciali.
La data
La data prevista per l’inizio dei dazi è quella del 18 ottobre, così come confermato da Robert Lightizer, responsabile Usa per il commercio, che ha anche sottolineato come nell’attuale amministrazione americana ci sia la volontà di risolvere la vicenda assieme all’Unione Europea, con un tavolo di confronto.
Il via libera
Il Wto ha detto sì ai dazi Usa sui profitti Ue per 7,5 miliardi di dollari (circa 6,8 miliardi di euro) come compensazione per gli aiuti illegali concessi al consorzio aeronautico Airbus (CLICCA QUI). Una cifra mai raggiunta prima che fa riferimento ad una sentenza contro l’Ue per il dossier Airbus pronunciata a maggio 2018. Il pronunciamento, tuttavia, non dà per scontata la chiusura del contenzioso.
Trump: è una vittoria
“Una grande vittoria per gli Stati Uniti – ha detto Donald Trump nel commentare la vicenda -, una vittoria da 7 miliardi di dollari”.
La risposta italiana
Conte: “L’Italia si rende perfettamente conto che c’è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Ue non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea, tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche”. E Di Maio ha aggiunto: “L’Italia difenderà i suoi interessi nazionali su ogni campo, specie quello economico e commerciale”.