Turchia: attiviste, possibile espulsione per l’italiana fermata

Lo ha detto a LaPresse l'associazione di attiviste Mor Dayanisma (Soldiarietà Viola)

Polizia della Turchia (Ali OZLUER/TURKPIX)

ROMA – Potrebbe essere espulsa dalla Turchia l’italiana fermata ieri a Istanbul durante la partecipazione alla manifestazione per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo ha detto a LaPresse l’associazione di attiviste Mor Dayanisma (Soldiarietà Viola), tra le prime a riportare il fermo di diverse donne, tra cui quello della cittadina italiana e quello di una cittadina dell’Azerbaigian. “Abbiamo fatto visita alle nostre amiche detenute a Karaköy e adesso stanno bene. L’informazione data dalla polizia è che domani verranno portate al Centro di espulsione”, ha spiegato l’associazione.

“Lì verrà presa una decisione. Se saranno rilasciate al termine delle procedure o se sarà decisa l’espulsione. Presenteremo una causa contro questa decisione come associazione Mor Dayanisma e faremo appello contro la loro detenzione”, ha detto ancora l’associazione, aggiungendo che “di fatto, non vi è alcun ostacolo per la loro permanenza in Turchia durante il periodo del visto. Pertanto, riteniamo che se dovesse essere presa la decisione di espulsione, questa sarà contro la legge”. “Sfortunatamente, abbiamo assistito a pratiche simili nelle recenti decisioni di espulsione, rivolte alle donne iraniane che sostengono la Convenzione di Istanbul”, ha affermato l’associazione Mor Dayanisma.

(LaPresse)

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