E’ nato il “Grande Bosco diffuso”

Messe a dimora pure le piantine di Falcone, dai semi del Ficus che è fuori casa del giudice

CASERTA (Anastasia Leonardo) – Riflettere sul ruolo dell’albero, detentore di memoria, fonte di risorse preziose necessarie a migliorare la qualità della vita dell’uomo, valore etico dell’ambiente, simbolo dei diritti delle generazioni future, sono state le tematiche dei molteplici incontri tenuti dai Carabinieri Forestali nei quasi trenta istituti scolastici della Provincia di Caserta.
Una settimana interamente dedicata all’educazione alla legalità ambientale iniziata il 21 novembre, in coincidenza con la “Giornata nazionale degli alberi”, presso la scuola dell’infanzia Winnie Pooh di Caserta dove i piccolissimi bambini di tre, quattro e cinque anni, sulle note dell’inno di Mameli, hanno accolto i militari forestali con canti e balli, procedendo alla gioiosa messa a dimora di una piantina di leccio. A seguire, i giovanissimi studenti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Giannone – De Amicis della città capoluogo hanno piantumato nel giardino dell’Istituto un ulteriore esemplare, impegnandosi a prendersene cura. Medesimi propositi sono stati manifestati dagli studenti del secondo circolo Didattico di Aversa che, stringendosi in un grande cuore fatto di fogliame, hanno accolto il Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestale di Caserta e il Comandante della Compagnia di Aversa.
“Un albero per il futuro” è un progetto Nazionale di educazione alla legalità che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine nel triennio 2020/2022. Sono quasi una trentina gli istituti scolastici che nella Provincia di Caserta hanno aderito ed intrapreso questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale. Sessanta gli esemplari forestali piantumati tra lecci, ornielli, ginestre, aceri e sughere attraverso una stretta sinergia che si è creata tra le Stazioni CC Forestale operanti sul territorio, e le scuole locali.
Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande Bosco Diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di anidride carbonica. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR). Il Centro, all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante di Falcone.
Al momento le piantine di Falcone sono state donate agli studenti universitari dell’Università Luigi Vanvitelli Dipartimento di Scienze Politiche di Caserta e Dipartimento di Giurisprudenza di S. Maria C.V., anche attraverso una riflessione sul valore etico dell’ambiente quale diritto delle generazioni future, valore fondamentale riconosciuto nella Costituzione.
La settimana si è conclusa ieri incontrando gli studenti dell’Istituto scolastico “Regina Carmeli”, scuola paritaria primaria e dell’infanzia sita in Santa Maria Capua Vetere che, per l’occasione hanno predisposto un’aiuola per accogliere l’Albero di Falcone donando al Comandante del Nucleo Investigativo di Caserta una commuovente lettera di ringraziamento che si chiude con le seguenti parole “…Grazie ancora perché ci avete portato questa pianta presa dall’albero che sta davanti alla casa di Giovanni Falcone, un giudice meraviglioso che con le armi dell’amore ha combattuto la mafia” .

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