ANKARA (LaPresse/AFP) – Il Parlamento della Turchia ha approvato la nuova legge soprannominata dai media pro-governo ‘anti-terrorismo’, che sostituisce di fatto lo stato d’emergenza. Dal 19 luglio in Turchia non è più in vigore lo stato d’emergenza che era stato introdotto dopo il fallito colpo di Stato del 15 luglio del 2016.
Una misura applicata 7 volte dopo il golpe
La misura, che solitamente resta in vigore per tre mesi, dopo il golpe fu estesa sette volte. Durante tutto il periodo sono stati effettuati circa 80mila arresti e 160mila persone sono state licenziate da posti di lavoro nelle istituzioni pubbliche. Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali del mese scorso il presidente Recep Tayyip Erdogan, che è stato riconfermato, aveva promesso che in caso di vittoria avrebbe posto fine allo stato di emergenza, e così è stato. Ma il governo ha presentato al Parlamento una proposta, approvata oggi, che di fatto formalizza alcuni degli aspetti più duri dello stato d’emergenza.
Cosa cambia con la nuova legge approvata in Turchia
Con la nuova legge, le autorità avranno per ulteriori tre anni il potere di licenziare i dipendenti pubblici ritenuti legati a gruppi “terroristici”. Un aspetto chiave questo dello stato di emergenza. Inoltre un sospetto potrà essere trattenuto senza accuse per 48 ore e fino a quattro giorni. Questo periodo potrà essere esteso due volte in caso di difficoltà nella raccolta di prove. Le autorità locali potranno anche proibire ai singoli di entrare o lasciare una determinata zona per 15 giorni per motivi di sicurezza e verranno considerevolmente rafforzati i poteri dei governatori delle province.