Turismo, Federalberghi: il 93,3% italiani resterà in Italia per le vacanze

MILANO – Il 93,3% degli italiani che ha effettuato o effettuerà una vacanza nel corso dell’estate rimarrà in Italia, per un totale di 30,1 milioni di persone. Anche in questo caso, si vede un piccolo allentamento della preoccupazione per il coronavirus, infatti, il 5,1% dei nostri connazionali passerà le vacanze all’estero (nel 2020 era il 2,8%). Infine, l’1,6% è ancora indeciso. È quanto emerge dall’indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions ed effettuata dal 14 al 17 luglio con il sistema cati (interviste telefoniche) ad un campione di 1.203 italiani maggiorenni rappresentativo degli oltre 50 milioni di connazionali over18.

Il mare si conferma la meta preferita dagli italiani, seppur in leggera flessione rispetto allo scorso anno (75 vs. 77%), seguito dalla montagna (9,7%) e dalle città d’arte (4,7%). Proprio queste ultime, anche se in leggero aumento rispetto al 2020 (2,5%), sono ancora ben lontane dai livelli pre-covid (9,5% nel 2019).

Anche tra chi ha deciso di rimanere in Italia, si nota una tendenza ad allontanarsi dai luoghi familiari. Infatti, il 38,8% sceglierà una regione lontana dalla propria abitazione (nel 2020 erano il 19,3%), mentre il 36,5% trascorrerà le vacanze nella propria regione di residenza (l’anno scorso erano il 56,6%). Il 53,7% degli intervistati ha deciso di muoversi in automobile, mentre il 31,2% torna ad utilizzare l’aereo (11,4% nel 2020).

 Torna, invece, ai livelli pre-covid la durata media della vacanza principale (10 notti contro le 9 del 2020). Diminuisce di quasi dieci punti percentuali il numero di coloro che passeranno da 4 a 7 notti fuori casa (da 57,1% a 48,9%) a favore di vacanze più lunghe. Invece, coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più rimangono sostanzialmente stabili (da 7,8% a 7,4%). Per il secondo anno di seguito diminuisce il numero di coloro che, oltre alla vacanza principale, durante l’estate faranno anche delle vacanze brevi (1,3% contro il 2,0% del 2020 e il 9,4% del 2019).

Chi si è visto costretto ad accorciare la vacanza lo ha fatto perché il budget si è ridotto (73,9% degli intervistati), perché trova che i prezzi siano aumentati (23,9%), perché parte delle ferie è stata consumata durante il corso dell’anno (21,7%).

La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo si attesta sugli 876 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 22,7 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 833 euro a chi rimane in Italia e 1.425 euro a chi va all’estero.

La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 27,5% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 21,4% al pernottamento, il 19,5% alle spese di viaggio, il 15,7% allo shopping e il 15,9% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 25,2% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (23%), la casa di proprietà (13,8%) e a parimerito la casa in affitto e il b&b (11,1%).

Solo lo 0,8% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie durante l’estate 2021 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 68,2% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di settembre, che fa registrare un 14,3% di presenze, mentre il 14,1% di chi andrà in vacanza ha preferito luglio.

Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 52,6% dei casi dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 29,4% dalla voglia di relax, nel 28,9% dalla facilità di raggiungimento della località, il 23,8% ritorna nella stessa località degli anni passati. Dopo l’exploit dello scorso anno, continua ad avere un buon posizionamento in classifica la vicinanza (20,4% dei rispondenti) e riguadagna posizioni la ricchezza del patrimonio artistico/monumentale (14,6%).

Durante la vacanza principale gli italiani si dedicheranno a passeggiate (64,6%), pranzi e cene al ristorante (58,5%), drink con gli amici (54,7%), serate in compagnia di amici (54,2%), escursioni e gite per conoscere il territorio (33,1%).

In conseguenza del coronavirus, i vacanzieri rinunceranno alle serate in discoteca o nei locali notturni (29,6%) e ad andare al cinema o a teatro (23,3%). Il 26,7%, invece non ha intenzione di rinunciare a nessuna attività.

Il 45,2% della popolazione, pari a 26,8 milioni di persone, non farà vacanze tra giugno e settembre. Nel 2019 era rimasto a casa il 39,5% degli italiani (20 milioni di persone). Si resta a casa principalmente per motivi economici (42%), per motivi familiari (29,3%), per impedimenti di salute (27,9%), perché si andrà in vacanza in un altrperiodo (8,3%), per paura di nuovi contagi (7,1%), per impegni di lavoro, connessi al fatto che l’azienda non chiuderà (5,5%) e per impegni connessi alla vaccinazione (3,1%).

(LaPresse)

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