Turismo sommerso, la regia della malavita dietro l’apertura di b&b e rosticcerie abusivi

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Turisti a Napoli

NAPOLI – Chi pensa che i camorristi pensano soltanto ad aprire piazze di spaccio e a chiedere il pizzo, si sbaglia di grosso. Anche gli appartenenti ai clan si evolvono, cercando di seguire l’andamento dell’economia. Quella partenopea in questi anni è caratterizzata dal boom del turismo. Dopo la pandemia di Covid-19, il capoluogo partenopeo è diventato una delle mete più ambite dai visitatori. Infatti quella che sta per arrivare sarà una Pasqua da record con un milione di visitatori. Le cosche sono già pronte a riscuotere i loro interessi, visto che parte degli investimenti della criminalità organizzata è stata destinata al turismo sommerso. Negli ultimi tempi nel capoluogo partenopeo sono apparsi in aumento b&b e rosticcerie aperte con il benestare dei sodalizi criminali, che intervengono soprattutto quando gli imprenditori tendono ad aprire attività commerciali in assenza delle licenze.

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