Tutto ciò che c’è da sapere sui cibi sintetici vietati dal governo

A scientist works in a cellular agriculture lab at Eat Just in Alameda, Calif., Wednesday, June 14, 2023. The U.S. government is allowing the sale of chicken made from animal cells. California companies Upside Foods and Good Meat were granted permission on Wednesday, June 21, 2023 to sell their products by the Agriculture Department. Proponents say this “cultivated meat” is better for animals and the environment because livestock doesn’t need to be raised and killed to produce it. (AP Photo/Jeff Chiu)
A scientist works in a cellular agriculture lab at Eat Just in Alameda, Calif., Wednesday, June 14, 2023. The U.S. government is allowing the sale of chicken made from animal cells. California companies Upside Foods and Good Meat were granted permission on Wednesday, June 21, 2023 to sell their products by the Agriculture Department. Proponents say this “cultivated meat” is better for animals and the environment because livestock doesn’t need to be raised and killed to produce it. (AP Photo/Jeff Chiu)

Oggi, in Senato, si è discusso sul disegno di legge che prevede il divieto di produzione e immissione sul mercato di cibi sintetici: 93 i favorevoli, 28 i contrari e 33 gli astenuti. Nel ddl è contenuto anche il divieto di usare la denominazione “carne” per alimenti ottenuti da proteine vegetali. Il divieto, che è stato approvato da Palazzo Madama, passerà ora all’esame della Camera.

Cos’è il cibo sintetico?

Il cibo sintetico è un alimento che non viene prodotto naturalmente attraverso l’agricoltura o l’allevamento animale, ma viene creato artificialmente in laboratorio: si tratta di carne sintetica, pesce sintetico e latte sintetico.  Il nome corretto è ‘carne coltivata’, oppure ‘agricoltura cellulare’, rileva Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli. Bastano poche cellule per produrre tonnellate di carne con dei costi ridotti: attraverso delle sostanze chimiche, viene utilizzato un metodo di coltura che permette la modificazione e la replicazione cellulare.

Cosa ne pensa chi è contrario al ddl

L’Alleanza Verdi-Sinistra si oppone. Spiega la senatrice Aurora Floridia: “Il provvedimento del governo Meloni, che vieta la produzione e il commercio in Italia della carne coltivata, è insensato dal punto di vista scientifico, economico e ambientale. Arrivando al culmine del suo atteggiamento oscurantista, proibizionista e sanzionatorio, il Governo Meloni si è addirittura spinto a colpire un prodotto non ancora in commercio in Europa che, se autorizzato, potrebbe rappresentare una soluzione all’insostenibilità dell’attuale sistema alimentare e al contempo contribuire a compensare la grave carenza alimentare presente in vaste aree del nostro pianeta. Massima stima e rispetto per il comparto agroalimentare ma non per questa destra che cavalca le paure dei cittadini utilizzando il termine carne sintetica solo per ingannare il consumatore e far credere che si tratti di un cibo finto. Ma in realtà non è così, è carne coltivata in laboratorio. Quello del governo è un divieto senza motivo che rischia di lasciare fuori il nostro Paese dalla ricerca in questo settore e dalla possibilità di far nascere in Italia un nuovo tipo di comparto alimentare, avente delle ricadute positive in termini economici e anche occupazionali, permettendo all’Italia un ruolo di primo piano nella trasformazione della produzione e consumo di carne anche su scala internazionale. Un divieto farlocco, anche perché su territorio europeo vige il diritto della libera circolazione delle merci”.

Così in aula al Senato la presidente del Gruppo delle Autonomie, Julia Unterberger: “La destra prende una possibile innovazione, la spoglia dagli elementi di merito e la riempie di paura, con il solo scopo di raccontarsi come quella che protegge i cittadini. Quello sulla carne coltivata è un provvedimento di pura propaganda. Si vieta la vendita di un prodotto che ad oggi non esiste. Con l’aggravante che non si riuscirà a fermarne la commercializzazione se un giorno le autorità europee dovessero autorizzarlo. E come se non bastasse si vieta ai prodotti vegetali di usare la denominazione dei tipici prodotti di carne. Eppure tutti sanno che oggi c’è un grande bisogno di trovare un’alternativa alla carne degli allevamenti intensivi. Questi impattano sull’ambiente con il 30% di utilizzo di suolo, generando il 17% di gas serra del pianeta. L’80% degli antibiotici prodotti nel mondo servono per tenere in vita gli animali degli allevamenti intensivi”.

Cosa ne pensa chi è favorevole al ddl

“Non abbiamo certezza che gli alimenti sintetici siano salutari, anzi, un rapporto Fao-Oms ci richiama alla ‘necessità di prestare particolare attenzione ai componenti utilizzati nei bioreattori, come fattori della crescita e ormoni, e sulle modalità con cui queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere addirittura associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Dunque, è opportuno, per il principio di precauzione, in assenza di evidenze scientifiche, studiare ancora, ma intanto vietare la circolazione di questi prodotti nel nostro Paese”. Lo dichiara in Aula, durante la discussione generale, il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria.

In risposta agli esponenti AVS, è intervenuto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, ex capogruppo di FI: “L’Italia è una nazione libera nella ricerca e dobbiamo mantenere questa consapevolezza. Credo che questa legge sia il frutto di un meccanismo che in democrazia è virtuoso, il meccanismo di sussidiarietà. Non c’è nessuna virgola di questa legge che invita a non ricercare: l’Italia è una nazione libera nella ricerca.” Aggiunge in seguito: “Approvato al Senato il disegno di legge che ci pone all’avanguardia nel mondo. Siamo il primo Paese a vietare la commercializzazione, importazione e produzione di cibo sintetico. Un altro fondamentale passo nell’unica direzione che il Governo Meloni conosce: quella dell’interesse nazionale. Avanti così, per l’Italia”.

Ha aggiunto il senatore di Forza Italia Adriano Paroli: “Con questo disegno di legge poniamo una pietra miliare in termini di chiarezza sull’origine dei consumi alimentari, a tutela dei cittadini e dei produttori italiani, in difesa di un patrimonio alimentare che vede l’Italia ai massimi livelli nel mondo. Forza Italia è convinta della bontà e della ratio di queste norme. Noi non siamo contro la ricerca, così come non siamo preoccupati che l’Italia rimanga indietro, anzi. Lo scopo di questo disegno di legge è che l’Italia rimanga avanti, con la qualità dei propri prodotti e dei propri allevamenti. Non c’è nessuna intenzione di mettere all’indice vegetariani o vegani, noi vogliamo salvaguardare i produttori italiani affinché continuino a produrre carni sempre migliori e di qualità. Bene quindi che siano definite le autorità preposte ai controlli e che siano previste le sanzioni ai trasgressori. In un futuro, quando ci sarà anche la carne artificiale, sarà la scelta di ciascuno ad indirizzare i consumi ma nella chiarezza e nella trasparenza, non nella confusione o addirittura nella parificazione, perché pari non sono questi prodotti”.

Cosa ne pensano gli astenuti

I senatori di Azione, partito politico guidato da Carlo Calenda, si sono astenuti e hanno dichiarato in una nota: “Siamo contrari alla produzione, alla commercializzazione e al consumo di cibi sintetici fino ad un dimostrazione scientifica della loro salubrità per principio di precauzione, ma non alla ricerca applicata, che non trova alcun riferimento nella legge presentata dalla maggioranza. Ad un emendamento in tal senso è stato dato parere negativo dalla maggioranza. E’ chiaro dunque l’intento del Governo di impedire anche la ricerca. Riteniamo folle che per pregiudizi antiscientifici e approcci ideologici si impedisca all’Italia di partecipare alla ricerca scientifica relativa ad un nuovo importante settore produttivo. Peraltro a favore della ricerca si sono espresse tutte le associazioni di categoria”.

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