MILANO – L’evacuazione di un piccolo gruppo di civili dal complesso industriale Azovstal a Mariupol, in Ucraina, è un “barlume di speranza”. Lo ha dichiarato un consigliere del ministro della Difesa ucraino, Yuri Sak, a Bbc. “Si tratta ovviamente solo di piccoli numeri perché ci sono più di 1.000 civili ancora intrappolati nelle acciaierie di Azovstal, inoltre ci sono oltre 500 soldati feriti che devono essere evacuati per ricevere l’assistenza medica necessaria. La situazione, anche se c’è un barlume di speranza, continua ad essere estremamente difficile”. I soldati ucraini affermano che 20 persone hanno lasciato l’acciaieria, ultima parte della città ancora nelle mani delle truppe ucraine, ma non è chiaro dove siano state evacuate. Il ministero della Difesa russo ha affermato che due gruppi, rispettivamente di 25 e 21 persone, abbiano lasciato gli edifici residenziali vicino alle acciaierie, ma ciò non è stato confermato in modo indipendente. Il ministero della Difesa, precisa Bbc, ha pubblicato un video che mostra un convoglio che include diversi autobus che si spostano al buio, almeno uno dei quali trasporta persone. Mostra un veicolo della Croce Rossa e due veicoli delle Nazioni unite; né l’Onu né la Croce Rossa hanno dato conferma.
(LaPresse)