L’Aquila: carenze nell’ospedale di Avezzano, una sola ostetrica la notte

"Una sola ostetrica in turno di notte all'ospedale"

photo lapresse/stefano cavicchi

L’AQUILA – “Una sola ostetrica in turno di notte all’ospedale”. Lo ha denunciato oggi a LaPresse Domenico Di Berardino, vice sindaco di Avezzano, nell’aquilano marsicano, molto preoccupato per la situazione che sta vivendo il nosocomio del Fucino. Con la sanità non si gioca, non si può più tollerare un Ospedale abbandonato a se stesso – ha aggiunto Di Berardino – Gravi carenze negli organici dei reparti: non è più il tempo delle parole, dei rinvii o dell’attesa. Avezzano e la Marsica hanno bisogno di fatti celeri e soluzioni istantanee. Con la salute non si scherza e nemmeno con la programmazione sanitaria di un Ospedale – ha spiegato – Oltre il Covid, oltre i vaccini, deve essere garantito il normale funzionamento di un presidio di salute che prende in carico e cura una popolazione vastissima, che conta circa 140 mila abitanti – ha concluso.

La situazione che si registra è allarmante: ad ostetricia e ginecologia, alcuni turni vengono coperti da una sola ostetrica, perché il reparto è sotto organico di 7 unità”. Ha spiegato l’assessore comunale Maria Teresa Colizza: “Un’ostetrica che spesso è in turno di notte da sola, se una gestante sta partorendo nella sala parto che si trova al piano terra, le altre donne in travaglio ricoverate nel reparto Maternità al quinto piano, non hanno personale che le possa aiutare o che possa intervenire”. Il vice sindaco ha anche spiegato che nel reparto di radiologia mancherebbero 5 medici radiolog: “Questa grave carenza porta i medici a rivedere le agende delle prenotazioni degli appuntamenti, a cui non si può tenere fede. Anche nel reparto malattie infettive i medici di turno devono fare i conti con una grave carenza di colleghi e i carichi di lavoro, stando così le cose, diventano difficili da sostenere, visto il numero di pazienti Covid ricoverati: in estate, poi, il carico potrebbe diventare ancora più gravoso”. Altra sirena d’allarme è quella del pronto soccorso, spiegano i 2 amministratori: “In alcuni turni è al lavoro un solo medico – ha continuato Colizza – Ieri, per tutto il turno mattutino (dalle 7 alle 14), c’era in servizio solo il primario”. Mancano poi pediatri, operatori socio sanitari e infermieri in vari reparti. Si registrano anche rallentamenti nella fornitura di farmaci e dispositivi”. Gli amministratori marsicani chiedono una risposta adeguata alle esigenze della popolazione.

(LaPresse)

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