ROMA – Gli scossoni per il governo Draghi “non sono solo tanti, sono troppi: ho una certa esperienza di crisi di governo, ne ho viste maturare sei e ho fatto per cinque anni il ministro. Bisogna fermarsi, se si vuole che il governo vada avanti e sia efficiente: è giusto dire la propria opinione, ma c’è un momento in cui bisogna capire che si mette a rischio la stabilità del Paese”. Così il deputato del Pd, Graziano Delrio, intervistato da ‘La Stampa’. “Conte da premier aveva la possibilità di fare alcune scelte e da leader M5s ne può fare altre: non sempre altri partiti sono stati così europeisti e così distanti rispetto alla Russia. Il Pd da sempre è su questa posizione. Non facciamo gli ipocriti. Le armi sono tutte pericolose e possono uccidere. Nel momento in cui decidiamo di aiutare la resistenza ucraina, stiamo decidendo comunque di fornire strumenti di morte. Diverso dire però che solo con le armi si fa la pace con la Russia. La deterrenza non risolve nulla, da uno scontro nucleare non ci sarebbe un dopo. È il disarmo l’unica logica, non quella bellica, altrimenti stiamo accettando di lavorare con Putin sul suo terreno, invece che sulla forza della democrazia e dei diritti. Ma perché non ci crediamo? Non sono solo chiacchiere da pacifisti”, conclude Del Rio.
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Ucraina, Delrio: “Conte si fermi o addio al governo”
Gli scossoni per il governo Draghi "non sono solo tanti, sono troppi