MILANO – “Ci mancava pure Giovanni Toti a spiegare all’Anpi come si deve comportare per poter celebrare il 25 Aprile. L’uso strumentale della Storia e della lotta partigiana è diventato indecente e immorale. Come indecente e immorale è sbattere nel campo dei cosiddetti ‘né, né’ e degli ‘equidistanti’ chi, come l’Anpi, ha condannato da subito l’aggressione russa all’Ucraina, sta dalla parte del popolo ucraino e ritiene controproducente l’invio di armi, dato lo squilibrio nei rapporti di forza militari tra Russia e Ucraina e l’impossibilità di un sostegno militare diretto da parte degli alleati. Nel giorno in cui il Presidente degli Stati Uniti esplicita che il sostegno militare all’Ucraina e le sanzioni economiche contro la Russia sono finalizzate al ‘regime change’ a Mosca, la preoccupazione generale dovrebbe essere fermare l’escalation bellica e impegnarsi affinché l’Ue si assuma la responsabilità di far partire realmente una trattativa. Invece, continua la caccia alle streghe per imbavagliare chiunque sia fuori linea”. Lo afferma in una nota il deputato di LeU Stefano Fassina.
(LaPresse)