Ucraina, Gelmini: “Nonostante la Russia il Consiglio Ue lavora per una casa comune”

“L’azione della Federazione russa è una violazione del diritto internazionale e dello Statuto del Consiglio d'Europa".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Mariastella Gelmini

ROMA – “L’azione della Federazione russa è una violazione del diritto internazionale e dello Statuto del Consiglio d’Europa. È una violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. È un attacco alla democrazia, ai diritti umani e allo stato di diritto, ai principi e ai valori che difendiamo all’interno di questa organizzazione”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, intervenendo alla 42esima sessione plenaria del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, a nome della Presidenza italiana del Comitato dei ministri. “Il 25 febbraio 2022, il giorno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe – ha ricordato Gelmini -, il Comitato dei Ministri ha adottato una decisione eccezionale, quella di sospendere la Federazione russa, con effetto immediato, dai suoi diritti di rappresentanza presso il Consiglio d’Europa”. “Le azioni della Federazione Russa hanno dato un colpo diretto – ma spero non definitivo – alla nostra ambizione di creare una ‘casa comune europea’. In occasione del primo vertice del Consiglio d’Europa a Vienna nel 1993, i capi di Stato e di governo dei paesi membri dichiararono che l’Europa è ‘la fonte di un’immensa speranza che non deve in nessun caso essere distrutta da ambizioni territoriali, dalla rinascita di nazionalismi aggressivi, dal perpetuarsi di sfere d’influenza, dall’intolleranza o da ideologie totalitarie’. Da allora, il Consiglio d’Europa ha lavorato instancabilmente per mantenere viva questa speranza”, ha concluso il ministro.

LaPresse

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