ROMA – Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua nella sua campagna di sostituzioni nelle posizioni apicali, l’ultimo è stato il comandante delle forze speciali Grigory Galagan il cui posto verrà preso da Viktor Horenko, Kiev annuncia una data per il via alle esportazioni di grano dopo gli accordi di Istanbul. La prima nave, secondo quando annunciato dal ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov, partirà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk seguito da quelli di Odessa e Pivdennyi.
Per quanto riguarda Odessa la Russia torna sull’attacco al porto nei giorni scorsi ribadendo che il bombardamento ha avuto come obiettivo “infrastrutture militari” e “non può e non deve pregiudicare l’inizio della spedizione di grano secondo gli accordi di Istanbul”. Secondo il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, l’attacco ha interessato la parte militare del porto e in particolare “una nave da combattimento delle forze navali e un deposito di munizioni, dove sono stati recentemente consegnati missili anti-nave ‘Harpoon’ che ora non costituiscono più una minaccia. In generale, tornando sugli accordi, il Cremlino aggiunge che è ancora “troppo presto” per valutare “l’efficacia dei meccanismi” dell’accordo.
Se sul grano, grazie anche all’Onu, si tenta di mantenere in piedi il fragile accordo per quanto riguarda i rapporti bilaterali fra Kiev e Mosca il livello di scontro resta altissimo. Ad alzare la posta è ancora una volta Lavrov che inserisce fra gli obiettivi russi quello di aiutare i cittadini ucraini a “sbarazzarsi del regime, che è assolutamente antipopolare e antistorico” senza il quale Mosca e Kiev “continuerebbero a vivere insieme”.
Intanto Kiev deve ufficialmente dire addio all’Eurovision 2023. La manifestazione si terrà nel Regno Unito grazie al secondo posto ottenuto a Torino dal cantante britannico Sam Ryder alle spalle dei vincitori ucraini della Kalush Orchestra. La BBC ha detto che si impegnerà “a rendere l’evento un vero riflesso della cultura ucraina, oltre a mostrare la diversità della musica e della creatività britanniche” e anche l’Ucraina ha detto di aver ricevuto rassicurazioni in merito.
(LaPresse)