Ucraina, la vicepremier Vereshuchuk: “Bene l’aiuto del Papa nei colloqui con la Russia”

La speranza è che serva per fermare la guerra

Foto Filippo Monteforte / AFP in foto Papa Francesco

TORINO – “Saremmo ben contenti se il Papa aiutasse i colloqui tra noi e la Russia. Prima, però, dovrebbe ascoltare le nostre ragioni di vittime aggredite”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera la vicepremier ucraina Iryna Vereshuchuk. “Il Papa – sottolinea – è un leader indipendente, una delle personalità più rilevanti sulla scena mondiale e non sta certo a noi dire cosa dovrebbe fare. Io posso unicamente sperare che abbia informazioni aggiornate e obbiettive sulla situazione nel nostro Paese. E auguro con tutto il cuore che possa sentire con attenzione la nostra voce. Per noi in questo momento tanto drammatico sono importanti le azioni più che le parole o le preghiere. Qui ogni giorno muoiono civili, vengono uccisi donne e bambini”. E ancora: “Mi auguro che prima di tutto il Papa possa condividere il suo pensiero e la sua parola non solo con le preghiere da Roma, ma venire a vedere la situazione qui nel nostro Paese, per capire che proprio qui si trovano le vittime di una gravissima aggressione militare, mentre dall’altra parte sono i persecutori violenti. Che il Papa intenda vedere Putin mi sembra sia un suo diritto fondamentale, per noi è importante che comprenda le nostre ragioni e le nostre verità”.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome