TORINO – Sulla guerra in Ucraina la Cina deve “schierarsi dalla parte dell’ordine basato sulle regole”. La sollecitazione viene dall’ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith, durante una conference call con diverse testate, tra cui La Repubblica, alla vigilia della ministeriale in programma oggi.
Alla domanda ‘Cosa pensa degli sforzi della Ue affinché la Cina agisca da mediatore?’ Smith risponde: “Penso che l’obiettivo dell’incontro di Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Sullivan e la controparte cinese fosse inviare un messaggio abbastanza chiaro che gli Usa sono ansiosi di vedere dove si collocano tutti i paesi del mondo – inclusa la Repubblica Popolare – rispetto al conflitto in Ucraina, e che devono schierarsi dalla parte dell’ordine basato sulle regole. Questo non è il momento di sedersi in disparte o fingere di poter rimanere neutrali”.
‘Quale aggressione russa provocherebbe una risposta militare Usa?’ “La Nato ha una linea molto chiara sancita dall’articolo 5. Difenderemo ogni centimetro di territorio dell’Alleanza”. ‘Perché siete contrari alla no fly zone, e alla consegna dei Mig polacchi agli ucraini?’ “Il nostro obiettivo è porre fine alla guerra. Convincere la Russia a lasciare l’Ucraina, fermando gli attacchi contro l’esercito e i civili. Non vogliamo espandere il conflitto. La sensazione è che una no-fly zone ci porterebbe nella direzione sbagliata. C’è anche una domanda più ampia sull’utilità di questa opzione. Il recente attacco alla struttura di addestramento militare, a 15 chilometri dalla Polonia, è stato lanciato da un bombardiere nello spazio aereo russo, ponendo la questione se una no-fly zone nello spazio ucraino avrebbe avuto un impatto. Sui Mig c’erano dubbi riguardo lo spostamento, i piloti, il carburante, i missili. Non era un’opzione sostenibile”.
(LaPresse)