“Il potenziale rischio di un conflitto mondiale resta molto alto”. Torna ad alzare i toni il presidente russo, Vladimir Putin, parlando ai capi delegazione in una riunione del Consiglio dei capi delle Agenzie di Sicurezza e Intelligence dei paesi della Csi. Come prova di forza, il capo del Cremlino ha voluto assistere a una esercitazione delle forze di deterrenza strategica dell’esercito russo in cui è stata simulata una risposta ad un attacco nucleare nemico.
Da Mosca è arrivato anche un atto di accusa contro l’Italia, definita “ostile” per non aver invitato la Federazione russa alla riunione su questioni operative del gruppo di esperti dell’Iniziativa anti-proliferazione che si è aperta oggi a Roma. “Siamo indignati dal fatto che l’Italia abbia ritirato l’invito precedentemente inviato alla Russia alla riunione del Gruppo di esperti operativi dell’Iniziativa anti-proliferazione che si apre il 26 ottobre a Roma. Protestiamo con forza”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Non si è fatta attendere la replica della Farnesina che definisce pretestuose le dichiarazioni del Cremlino: la decisione – ha spiegato il ministero degli Esteri – è stata trasparente e preannunciata ed è stata assunta d’intesa con i principali paesi partecipanti all’iniziativa. L’esclusione – si legge nella nota della Farnesina – “è motivata non soltanto dalla brutale aggressione russa all’Ucraina, ma anche alla luce di un atteggiamento sempre più polarizzante e non cooperativo adottato da Mosca nei principali fori internazionali di disarmo e non proliferazione”.
Putin è tornato anche ad accusare Kiev di preparare piani per usare una ‘bomba sporca’ con materiale radioattivo affermando di avere le prove. Accuse che il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito “assurde”. “Gli alleati respingono questa accusa palesemente falsa e la Russia non deve usare falsi pretesti per intensificare ulteriormente la guerra”, ha affermato in un incontro col premier romeno. “La Nato non sarà intimidita né dissuasa dal sostenere il diritto all’autodifesa dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha ribadito.
Sempre più isolato, Putin prova a reagire riproponendo la sua narrativa. L’Ucraina “ha perso la propria sovranità ed è direttamente controllata dagli Stati Uniti, che la stanno usando come ariete contro la Russia, contro la repubblica di Bielorussia e contro l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva e la Comunità degli Stati Indipendenti nel suo insieme”, ha tuonato. Nel frattempo il Cremlino ha prorogato fino al 2023 le restrizioni imposte a marzo sull’importazione ed esportazione di alcune categorie di merci e materie prime con i ‘paesi ostili’ alla Russia. Una misura che avrà scarsi effetti, visto il regime di sanzioni messo in atto dall’Ue e dagli alleati occidentali.(LaPresse)