ROMA (LaPresse/AP) – I combattimenti tra le forze russe e ucraine sono continuati vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, mentre gli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica stavano valutando i danni all’impianto, cercando di prevenire perdite di materiale radioattivo. Il rappresentante per la Russia alle Organizzazioni Internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, ha riferito che due rappresentanti dell’Aiea rimarranno presso la centrale su base permanente.
La delegazione di 14 membri è arrivata in un convoglio di Suv e furgoni dopo mesi di negoziati per consentire agli esperti di passare attraverso le linee del fronte. “E’ evidente che l’impianto e la sua integrità fisica sono stati violati diverse volte”, ma “non è stato ancora possibile valutare” se i danni siano stati “accidentali o intenzionali”, ha detto il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi. Gli esperti hanno visitato l’intero sito, comprese le sale di controllo, i sistemi di emergenza e i generatori diesel, e hanno incontrato il personale dell’impianto.
L’Ucraina sostiene che la Russia stia usando la centrale come scudo per lanciare attacchi. Mentre i filorussi hanno accusato Kiev di aver cercato di introdurre spie nella delegazione dell’Aiea. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha respinto le accuse ucraine, sostenendo che Mosca non ha armi pesanti né nel sito né nelle aree vicine. Il Cremlino ha affermato che è positivo l’avvio della missione a Zaporizhzhia, mentre il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, parlando al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha avvertito che non si può permettere che sia un rischio nucleare.
Mosca intanto ha messo in guardia gli Usa dal fornire armi a lunga gittata a Kiev. Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha detto che Washington è sull’orlo di un coinvolgimento diretto nel conflitto e ha ricordato che la dottrina militare del Paese prevede l’uso di armi nucleari in caso di minaccia all’esistenza dello Stato russo. “Abbiamo ripetutamente avvertito gli Stati Uniti delle conseguenze che potrebbero verificarsi qualora continuassero a inondare l’Ucraina di armi”, ha detto Ryabkov, parlando alla tv russa, “li stiamo mettendo in guardia dal compiere passi provocatori, come la consegna di armi a più lunga gittata e più devastanti”, “è una strada che non porta a nulla e che comporta gravi conseguenze, la cui responsabilità ricadrà interamente su Washington”.
Le minacce non hanno però fermato il presidente Usa Joe Biden. Fonti dell’amministrazione statunitense hanno riferito che la Casa Bianca ha chiesto al Congresso l’approvazione di ulteriori 13,7 miliardi di dollari di aiuti nell’ambito delle spese per fronteggiare l’invasione russa. I fondi richiesti sono suddivisi in 11,7 miliardi di dollari di aiuti militari a Kiev e in 2 miliardi di dollari per consolidare le forniture energetiche per compensare l’impatto della guerra sul mercato globale dell’energia.(LaPresse/AP)