Ucraina, Salvini: “Se la Russia fuori dalla Swift, l’Italia rishia il blackout”

"Bisogna valutare fino in fondo, perché se impedisci i pagamenti tra le banche, noi non abbiamo più il gas. Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai", un altro è "se sospendiamo i pagamenti", altrimenti "l'Italia rimane senza gas, al buio, e poi bisogna correre ai ripari e rischia il blackout".

Matteo Salvini parla di Vladimir Putin (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

MILANO – “Bisogna valutare fino in fondo, perché se impedisci i pagamenti tra le banche, noi non abbiamo più il gas. Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai”, un altro è “se sospendiamo i pagamenti”, altrimenti “l’Italia rimane senza gas, al buio, e poi bisogna correre ai ripari e rischia il blackout”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, a margine della visita al console ucraino a Milano.  “Non vado in Russia da anni, anche perché quando andavo la metà dei giornalisti si inventava cose strane. Quindi lascio che in Russia ci vadano Draghi, Macron e Scholz”. “Se vogliamo parlare di guerra siamo nel 2022 e stiamo lavorando per bloccarla. I pentimenti si fanno in Chiesa – ha affermato in merito al tweet del 2015 ‘due Mattarella per mezzo Putin’ -. Prodi dice che bisogna dialogare con la Russia? Ha ragione. La guerra si ferma col dialogo, se poi qualcuno vuole buttarla in polemica politica è libero di farlo, sto portando il mio piccolo contributo per cercare di fermare un conflitto folle, che nessuno si aspettava e che nessuno vuole. Io non vado a chiedere conto agli altri di quello che hanno detto 5 anni fa”. “Questa mattina Matteo Salvini ha fatto visita al console dell’Ucraina a Milano: per il leader della Lega è stata l’occasione di ribadire i sentimenti di vicinanza e affettuosa solidarietà al popolo ucraino, auspicando la cessazione immediata delle ostilità aperte da Mosca affinché alle armi si sostituisca al più presto la diplomazia. Salvini ha sottolineato la ferma volontà di accogliere, curare e proteggere i profughi, a partire da bimbi e donne in fuga, e ha ricordato la posizione della Lega che da sempre è fermamente contraria alle bombe come strumento per dirimere i conflitti. Sono più che mai necessari il dialogo e la ragione, sulla strada indicata dal Santo Padre in queste ore”.

LaPresse

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