MILANO – “Quando in un comizio ho detto che è finita la pacchia e, quindi, hanno detto che tutte le cancellerie europee si sono innervosite, i giornalisti dicono che è una vergogna che la Meloni parli così, intendevo che noi abbiamo avuto una politica che su queste cose ha fatto sempre finta di niente quando gli altri giustamente difendono il loro interesse nazionale, perché l’Europa della grande solidarietà che ci hanno raccontato – quando arrivano queste questioni – purtroppo esce la verità. Vorrei un’Italia che fosse in grado di mettere sul tavolo anche le proprie questioni”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso del ‘Faccia a faccia’ nella sede della Cna a Roma, a proposito del caro energia. “Il tetto al prezzo del gas – ha sottolineato – è la misura più efficace. Non si riesce a ottenere perché si oppongono prevalentemente due nazioni, l’Olanda, perché ha la Borsa in casa, e la Germania, perché si è scoperto che aveva contratti così vantaggiosi con Gazprom, che il gas lo paga un terzo di noi. Il paradosso è che questo produce uno squilibrio nella competitività tra le nostre aziende e poi abbiamo anche l’Unione europea che ci bacchetta perché le nostre aziende non sono competitive”.
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