Umbria, è Bianconi il candidato di Pd e M5S. Salvini: “Presi in giro i cittadini”

in foto Matteo Salvini

MILANO – Movimento 5 Stelle e Pd hanno il candidato alla presidenza dell’Umbria. Civico, imprenditore e con forte attenzione al territorio. Ma soprattutto lontano dai partiti. È Vincenzo Bianconi, presidente della Federalberghi regionale, sceso in campo ufficialmente dopo il passo indietro di Francesca Di Maolo. “Non mi sono mai tirato indietro dinanzi alle sfide che la vita mi ha posto, ed è per questo che ho deciso di accogliere l’invito a candidarmi”. Si è presentato così, con una nota piombata sui tavoli delle redazioni a metà pomeriggio di una domenica che sembrava molto complicata per la maggioranza.

A ‘benedire’ il passo avanti di Bianconi sono stati i leader delle forze politiche che hanno puntato tutte le loro fiches su di lui per battere il centrodestra. “Una bella e forte candidatura”, twitta Nicola Zingaretti. Seguito a ruota da Luigi Di Maio: “È la persona giusta per ricucire quel rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini che, dopo lo scandalo sulla sanità, ormai sembra perso. L’Umbria può ripartire da Vincenzo“. Bianconi ha raccolto l’invito rivolto proprio dal capo politico del Cinquestelle dalle colonne della ‘Nazione’ e corrisponde al profilo preferito da entrambe le forze politiche che lo sosterranno. Al ritorno dagli Usa Di Maio dovrebbe incontrare il candidato presidente, a cui spetta ora l’onere e l’onore di stilare il programma e scegliere la squadra che lo seguirà nella sua lista. Il leader pentastellato, intanto, assicura: “Noi lo sosterremo con lealtà in campagna elettorale, poi in Giunta e in Consiglio regionale”.

Sono 12 le parole chiave individuate

Ambiente, lavoro, imprese, paesaggio, cultura, università, sanità, ricerca, Infrastrutture, trasporti, sicurezza e legalità. “È ora di ricostruire il futuro, perché la nostra è una Regione straordinaria e civile, che ha bisogno di fortissimi cambiamenti”, sottolinea Bianconi. La candidatura dell’imprenditore è stata accolta con entusiasmo anche da Dario Franceschini, il primo ad aver creduto nell’asse con il M5S: “Un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l’Italia”.

Bianconi è la risposta in tempo reale agli attacchi di Matteo Salvini, che già pregustava un fallimento della maggioranza: “Pd e grillini continuano a prendere in giro gli umbri, cambiando ogni giorno squadra e candidati, una vergogna senza precedenti”. Per qualche ora, comunque, lo spauracchio di un flop a poco più di un mese dal voto ha fatto tremare le colonne del governo Conte bis, anche se dai rispettivi inner circle è sempre filtrato ottimismo. Ora, però, il tempo stringe e c’è da organizzare una campagna elettorale senza soste, per recuperare il gap con la sfidante del centrodestra, Donatella Tesei, sostenuta dalla Lega e dal suo leader.

Inoltre, ma questo è un fronte che riguarda soprattutto il Nazareno, ci sarà da chiarire la posizione di Andrea Fora, il candidato che finora era appoggiato dai dem. Non è escluso che gli venga offerto un posto in Consiglio regionale, anche se la sua esclusione aiuterebbe il percorso della piattaforma comune con i Cinquestelle, che Vincenzo Spadafora vede possibile anche in altre regioni e su diversi temi. E che poco a poco sta convincendo anche l’ala più ‘sospettosa’ del Pd, come i renziani che non hanno seguito l’ex premier in Italia Viva. Purché, per dirla con le parole della vice ministra all’Istruzione, l’umbra Anna Ascani, “non sia una sommatoria a freddo Pd-M5S”. (LaPresse)

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