Un cittadino kosovaro ed uno tunisino sono stati espulsi e rimpatriati

Entrambi espulsi per ragioni di sicurezza nazionale

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA (LaPresse) – Due cittadini, uno kosovaro e uno tunisino, sono stati espulsi per motivi di sicurezza nazionale. Lo si apprende da una nota del Viminale.

Il primo è un 33nne che era iscritto ad un gruppo Facebook chiaramente inquadrabile in un contesto propagandistico di esaltazione dello Stato Islamico. E, dall’analisi dei contenuti del suo profilo, era emerso un fanatismo religioso. Fanatismo tale da sfociare addirittura in elogio del martirio.

Nel gennaio del 2016 dal Tribunale di Vicenza gli era stata applicata la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con ovviamente obbligo di soggiorno nella provincia di Vicenza, misura revocata lo scorso 18 maggio 2018.

Ieri, dopo i controlli passati, è stato espulso per motivi di sicurezza nazionale

Il 18 luglio 2018, con decreto del ministro dell’Interno, e’ stato espulso per motivi di sicurezza dello Stato e rimpatriato.

Per quanto concerne il secondo espulso, trattasi di un 37enne, condannato per reati contro la persona, che è emerso all’attenzione per aver esultato in segno di approvazione in occasione dell’attentato terroristico perpetrato nel marzo 2017 a Londra nei pressi del Parlamento.

In data 18 luglio 2018, in esecuzione del provvedimento emesso dal Prefetto di Mantova, è stato espulso dalla frontiera marittima di Genova.

Con questi provvedimenti sono 68 le espulsioni nel 2018, 305 eseguite dal gennaio 2015.

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