MILANO – Un terzo delle famiglie italiane, per la precisione il 33,8%, non ha computer o tablet in casa e la quota scende al 14,3% tra le famiglie con almeno un minore. Solo per il 22,2% delle famiglie ogni componente ha a disposizione un pc. Mentre l’emergenza coronavirus spinge verso una maggior digitalizzazione delle forme lavorative o di studio una ricerca dell’Istat relativa agli ultimi due anni mette in luce i ritardi che ancora devono essere colmati. E ancora una volta le famiglie più svantaggiate sono al Sud. Nel Mezzogiorno il 41,6% dei nuclei è senza computer in casa e solo il 14,1% ha a disposizione almeno un computer per ciascun componente. Inoltre il 12,3% dei ragazzi tra 6 e 17 anni non ha un computer o un tablet a casa, la quota raggiunge quasi un quinto nel Mezzogiorno (470 mila ragazzi). Solo il 6,1% vive in famiglie dove è disponibile almeno un computer per ogni componente. E alle carenze strutturali si affiancano quelle relative alle competenze. Sempre secondo quanto rileva l’Istat, lo scorso anno tra gli adolescenti di 14-17 anni che hanno usato internet, due su 3 hanno competenze digitali basse o di base mentre meno di tre su 10 (pari a circa 700 mila ragazzi) si attestano su livelli alti.
Le statistiche
Il dato preoccupa le associazioni dei consumatori: “I 70 milioni stanziati recentemente dal Governo per l’acquisto di tablet e computer sono a dir poco insufficienti”, fa notare Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori secondo il quale “se si vuole davvero riprendere a settembre con la modalità della didattica a distanza, bisogna considerare che moltissime famiglie non hanno una connessione internet adeguata, quindi non riescono, pur avendo il pc, a seguire le lezioni. E questo per due motivi. Il primo è che un abbonamento flat per una connessione internet veloce costa e non tutte le famiglie se lo possono permettere. Per chi è in difficoltà, quindi, chiediamo che lo Stato fornisca non solo il tablet ma anche la Sim. Il secondo è l’arretratezza della nostra rete. L’Italia è indietro rispetto agli altri Paesi Ue. Per la copertura della Ftth, secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia solo il 23% delle case è coperta da una rete in fibra ottica, un dato al di sotto della media dell’Ue, pari al 29%”.
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