Coronavirus: ecco le soluzioni per completare l’anno scolastico

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi in foto Lucia Azzolina

ROMA – Scuola: si ipotizzano varie soluzioni per il completamento dell’anno scolastico. E’ quanto il Ministro dell’Istruzione, Angela Azzolina sta meditando per garantire una certa regolarità alla conclusione dell’anno scolastico in corso. Sul tavolo una serie di ipotesi sia per l’esame di maturità che per quello di terza media. “Chiedo agli studenti responsabilità, sono il futuro del Paese”. E ha poi specificato che “Io e tutto lo staff del ministero, con i sottosegretari, lavoreremo a tutti gli scenari possibili”. E domani il Consiglio dei ministri ha in programma il varo del decreto che prepara la fine dell’anno scolastico e l’inizio del nuovo a settembre.

Maturità

Sono due le prove al vaglio della ministra: “se si tornerà a scuola entro il 18 maggio, ci sarà una prova nazionale di italiano gestita dal Miur e la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna, per garantire prove attinenti agli apprendimenti”. Nel caso opposto, invece “se non si tornasse a scuola ci sarà un’unica prova orale”. All’esame di maturità saranno ammessi tutti gli studenti.

Terza media

Anche per l’esame di terza media la ministra Azzolina sta accuratamente esaminando due soluzioni: “Se non si torna in aula entro il 18 maggio gli studenti presenteranno un elaborato fatto con i loro insegnanti e saranno scrutinati durante lo scrutinio finale. L’esame ci sarà comunque. Ci sono Paesi che lo hanno eliminato, altri no”.

La perplessità

La ministra ha poi dato un giudizio su un potenziale rientro in classe quanto prima ma con il dovuto rispetto delle distanze di sicurezza tra uno studente e l’altro: “Penso al problema atavico delle classi pollaio in cui è difficile tenere la distanza di un metro”. E ha poi aggiunto: “Non è il ministro dell’Istruzione che può stabilire quando il virus finisce – ha chiarito – Fino a quando non ci sarà sicurezza i ragazzi non torneranno in classe. Certo, se c’è un rischio sicuramente no, non si rientra a scuola. Ascolterò quello che le autorità sanitarie diranno. La politica sarà ancora più prudente e si assumerà tutte le responsabilità: mai e poi mai metteremo a rischio la vita degli studenti”.

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