di Elisabetta Graziani
ROMA (LaPresse) – La madrina delle unioni civili, la senatrice Pd Monica Cirinnà, replica al vice premier Matteo Salvini. Negli ultimi giorni ha definito famiglie esclusivamente quelle formate da una madre e da un padre.
Senatrice le parole di Salvini sono un buon viatico per il nuovo Governo?
“Ci sono infinite famiglie monoparentali, con mamme e papà single, vedovi, ragazze madri, divorziati, risposati, genitori adottivi. Se Salvini intende tutelare esclusivamente le famiglie composte da un uomo e una donna, genitori solo dei loro figli, vuol dire che comincerà il suo ruolo nel Governo violando già l’articolo 3 della Costituzione”. Esso “prevede anche che nessuno dev’essere discriminato”. E in particolare “che nessun bimbo italiano dovrà essere discriminato per il modo in cui è nato. Colgo con favore le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha invitato i prefetti a non consentire regressioni sui diritti civili”.
Si aspetta una reazione politica dagli altri partiti?
“L’Italia con fatica, rispetto al contesto europeo, avanza lentamente e a piccoli passi in tema di diritti civili e umani. Sono certa che l’opinione pubblica, la società civile e tutti i partiti progressisti e liberali non intendano piegarsi davanti al diktat di un ministro che già viola e nega alcuni articoli della Costituzione”.
Il Pd come intende difendere i diritti civili acquisiti nella scorsa legislatura?
“Combatteremo in commissione Affari costituzionali e Giustizia. Poi è evidente che sui diritti civili si muoveranno le piazze”.