MILANO – Nell’ultimo anno e mezzo di pandemia è diventato una presenza familiare per milioni di italiani, che seguivano su giornali e tv le sue analisi sull’andamento del covid-19 e sulle strategie per debellarlo. Il professor Massimo Galli, primario del dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco e docente all’università Statale di Milano, risulta indagato insieme ad altri 24 accademici e altri 8 tra ricercatori e scienziati.
I reati ipotizzati dalla Procura di Milano sono turbativa d’asta e falso ideologico. Il primario ha detto di essere “tranquillo” e di non aver “niente da dire”. “Sono cose di cui non ho contezza nella maniera più assoluta”, ha aggiunto il professore. Al centro delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dai pm Luigi Furno e Carlo Scalas, ci sono una serie di concorsi universitari indetti nel 2020 – molti dei quali durante il lockdown – per la facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano e ritenuti truccati.
Nel ‘sistema’ di cui Galli avrebbe fatto parte – per i pm che hanno firmato il decreto di perquisizione recapitato a lui e agli altri indagati – sarebbero stati coinvolti altri professori delle università di Pavia, Torino, della Cattolica del Sacro Cuore, de La Sapienza e di Tor Vergata a Roma. Oltre a figure di spicco della Società italiana per le Malattie infettive e tropicali (Simit), istituzione cruciale nel determinare la strategia per combattere il Covid.
Un filone dell’inchiesta sui concorsi universitari, inoltre, è relativo all’ipotesi di associazione per delinquere. Reato che riguarderebbe Galli e alcuni dei cattedratici finiti al centro dell’inchiesta milanese. Tra le carte dell’indagine, spunta anche un episodio di corruzione a carico del professore ordinario di Medicina e chirurgia Riccardo Ghidoni che “riceveva – scrivono i pm – nell’arco di alcuni mesi dall’odontoiatra Roberto Mannarino l’utilità rappresentata dall’esecuzione gratuita di lavori odontoiatrici per un valore di circa 10 mila euro” in cambio di un aiuto per “la carriera universitaria dei figli”.
Gli episodi contestati a Galli sono svariati. Nella veste di presidente della commissione giudicatrice della selezione bandita nel giugno 2019 per un posto di professore di ruolo di seconda fascia all’Università Statale in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente nel Dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell’ospedale Sacco, il virologo nel febbraio 2020 avrebbe penalizzato il professor Massimo Puoti, direttore di struttura complessa di malattie infettive dell’ospedale Niguarda di Milano, favorendo un altro contendente, Agostino Riva, grazie ad un bando che lo avvantaggiava.
Per questo episodio sono indagati anche la segretaria di Galli, Bianca Maria Teresa Ghidini, e due componenti della commissione giudicatrice, il professore dell’Università La Sapienza di Roma, Claudio Maria Mastroianni, e la professoressa dell’Università di Palermo, Claudia Colomba. Una volta saputo dell’inchiesta, il professor Puoti ha tenuto a manifestare la sua “stima nei confronti del collega professor Galli, medico e docente di grande esperienza e professionalità”.
In un’altra occasione, Galli avrebbe favorito due candidate nell’ambito di un concorso per assumere a tempo determinato quattro dirigenti biologi dell’Unità malattie infettive del Sacco. Anche in questo caso, con il direttore generale dell’Azienda sociosanitaria territoriale Fatebenefratelli-Sacco, Alessandro Visconti, il primario avrebbe predisposto un avviso pubblico ad hoc per favorire le due candidate a lui vicine, una delle quali poi risultata vincente. E questo nonostante l’opposizione della collega, Maria Rita Gismondo, che aveva minacciato di rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Stesso copione, a quanto si legge nel decreto di perquisizione, anche per quanto riguarda il concorso bandito nell’aprile 2020 per il posto di professore di prima fascia in Igiene generale e applicata, scienze infermieristiche e statistica alla Statale di Milano. A vincerlo è stato Gianguglielmo Zehender. Per i pm Galli, con l’aiuto del professore ordinario della Statale, insieme al professor Francesco Auxilio, membro della commissione giudicatrice, avrebbe fatto in modo che l’incarico andasse a Zehender grazie ad un bando tagliato su misura sulle sue competenze.(LaPresse)