NAPOLI – Pneumatici usurati, reti disperse durante la pesca, decine di metri di corda, bottiglie di vetro, griglie in metallo, qualche pezzo di motori: sono alcuni dei rifiuti recuperati dai fondali del porto di Amalfi, in occasione della giornata di pulizia promossa dal Comune in sinergia con l’Associazione MareNostrum Archeoclub d’Italia.
Protagonisti straordinari, che si sono immersi insieme ai palombari della Marina Militare e ai sub di MareNostrum, i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile dell’Area Penale di Napoli, che hanno ottenuto il brevetto da sub attraverso il progetto “Bust Busters” che sbarca ad Amalfi.
Un’esperienza di pulizia dei fondali che si ripete, sempre più frequente, in difesa dei mari e della biodiversità, in linea con le linee strategiche del Piano Strategico per il Turismo del Comune di Amalfi e della salvaguardia dell’Ambiente, nell’iconico specchio di mare, immersi nello scenario straordinario dell’antica Repubblica Marinara di Amalfi: un grande network di istituzioni e associazioni per la giornata di pulizia ecologica che ha assunto un forte significato simbolico, per lanciare un messaggio di inclusione, di riscatto attraverso progetti di recupero educativo, contro ogni forma di isolamento sociale, di emarginazione e di discriminazione della dignità umana, per arginare ogni forma di recidiva.
Un’onda di legalità a tutela del mare e dell’ecosistema naturale che ha visto insieme, impegnati in una grande mobilitazione, il Comune di Amalfi, l’Ufficio Ambiente, i volontari e i sub di Archeoclub, i sub della Marina Militare rappresentata dal Quartier Generale Marina di Napoli e dal Nucleo Sdai di Napoli, la Capitaneria di Porto, il Corpo Militare dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, l’Arpac, la Protezione Civile Millennium, con il contributo attivo degli operatori della ISVEC Srl, la società responsabile del servizio di raccolta differenziata ad Amalfi.
“Amalfi In prima linea nella tutela del patrimonio ambientale – esordisce il Sindaco di Amalfi Daniele Milano – L’attenzione all’ambiente si declina in tutta una serie di azioni sviluppate dall’ Amministrazione, inserite nella più ampia vision strategica del Piano di Riattivazione Turistica Post Covid e che fanno parte di quell’attenzione che poniamo nei confronti dei turisti che scelgono la Costiera Amalfitana”. “È una tappa di Bust Busters. I nostri ragazzi si stanno formando per diventare subacquei professionisti, in particolare nel recupero degli ecosistemi marini – spiega Giuseppe Centomani, Direttore del Centro per la Giustizia Minorile – Giovani che avevano una posizione di marginalità e di disagio sociale. Si stanno entusiasmando per il progetto di orientamento sociale che non sconta il limite della carcerazione. Non basta insegnare a fare qualcosa, devono imparare in una relazione educativa con adulti credibili. Da marginali in lavoratori utili alla loro comunità”.
E poi, dopo le operazioni di immersione, visita all’Antico Arsenale della Repubblica, dove è stato allestito lo spazio espositivo del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare in occasione dei 90 anni dell’istituzione dei Palombari, Reparto Subacquei del COMSUBIN (1933 – 2023). “I ragazzi hanno già terminato il ciclo di lezioni teoriche e pratiche, durante le quali hanno imparato le tecniche di immersione – afferma Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – Stanno conoscendo il patrimonio geologico e naturalistico, culturale, si sono immersi raggiungendo i fondali marini di Amalfi. Sono cresciuti questi ragazzi e mostrano sempre maggiore interesse per quello che stanno facendo. Altri giovani ancora si stanno avviando a seguirli, attraverso il nuovo ciclo di lezioni iniziato da poco”. “Bust Busters nasce da un accordo tra la Marina Militare italiana e il centro di giustizia minorile, con un risultato concreto – afferma Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare – Abbraccia vari aspetti, l’inclusione, l’ecologia e l’ambienta. Un progetto virtuoso, che riqualifica i ragazzi».
Una splendida giornata di sole ha accompagnato i sub: “Amalfi e mare sono una sintesi perfetta. In preparazione della nuova stagione turistica, stiamo lavorando intensificando le campagne di sensibilizzazione alla raccolta dei rifiuti, al decoro, installando cestini intelligenti, mangiaplastica eco-compattatori, in un ampio programma di iniziative per la tutela del nostro patrimonio ambientale”, dichiara Ilaria Cuomo, assessore all’Ambiente. “Concorriamo con grande piacere a questa iniziativa – aggiunge Luigi Stefano Sorvino, Direttore Generale Arpac – Amalfi è una perla del turismo internazionale e di bellezza naturalistica. L’impegno sociale di coinvolgimento sulla tutela dell’ambiente richiede la partecipazione corale, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica”. La plastica raccolta a breve partirà per l’Università di Bolzano, come racconta Francesca Esposito di MareNostrum, con il coinvolgimento dei ragazzi di Bust Busters in un importante progetto sulla sostenibilità di riuso e riciclo. I rifiuti saranno trasformati in oggetti per la casa, in occasione della Fiera del Mobile.
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