Uovo di Pasqua dono amaro per la Terra

NAPOLI – Le produzioni di zucchero e cacao rappresentano un danno importante per il pianeta, così le uova di Pasqua della grande distribuzione finiscono nel mirino delle associazioni ambientaliste. Il Wwf Italia in occasione delle feste in arrivo ha pubblicato un report “Zucchero e Cacao, due storie amare” in cui mostra i danni delle piantagioni. Dietro la maggior parte della produzione di cacao e zucchero, gli ingredienti principali del simbolo pasquale per eccellenza, c’è un livello di distruzione, degrado e frammentazione degli ecosistemi naturali di cui forse non siamo a conoscenza.

Cacao e canna da zucchero
La canna da zucchero è spesso coltivata in aree dove un tempo sorgeva la foresta tropicale. Il Brasile è il primo paese produttore al mondo e la sua coltivazione ha contribuito considerevolmente alla deforestazione soprattutto nel periodo dal 2002 al 2012 con il 12% delle attività di deforestazione nel Paese (16mila chilometri quadrati di foresta tagliati a causa dell’espansione delle piantagioni). A causa dell’industria del cacao soffrono principalmente i paesi dell’Africa occidentale che in questi anni hanno triplicato la loro produzione, arrivando a coprire oltre il 70% della quota di mercato globale. Qui si calcola che, mantenendo gli stessi livelli di produzione, entro il 2024, cioè soltanto fra tre anni, intere foreste dell’Africa occidentale scompariranno, con conseguenti impatti anche sul clima. Cacao e zucchero, insieme a olio di palma, soia e allevamenti bovini, sono le più importanti cause della deforestazione e della perdita di habitat per gli animali.

Boom per il cioccolato
In Italia il consumo di cioccolato è aumentato del 22% a seguito della pandemia, a riprova del forte potere consolatorio che il cioccolato ha per tutti noi. La sua domanda a livello mondiale attraversa una fase espansiva che dura da parecchi anni crescendo a un ritmo medio del 3% annuo. L’Italia è il settimo maggiore importatore di fave di cacao in Europa e il secondo maggiore produttore di cioccolato in Europa (con 0,7 milioni di tonnellate, il 18% della produzione Ue), dopo la Germania (1,3 milioni di tonnellate, ovvero il 32% del totale della produzione). Ogni italiano mangia 4 kg di cioccolato all’anno, circa 11 grammi al giorno e sorprende come questo alimento continui a non essere associato ai rischi connessi ad una cattiva alimentazione e ai rischi legati agli alimenti ricchi di grassi e altamente calorici.
Acquistare un uovo di Pasqua che abbia un basso impatto sulla natura e sulla nostra salute non è solo possibile, ma necessario se vogliamo continuare a mangiarne anche in futuro mantenendo il nostro Pianeta in grado di sostentarci. Il Wwf consiglia di consumare cacao e zucchero provenienti da filiere equo solidali e da agricoltura biologica che garantiscono il rispetto delle condizioni di lavoro degli agricoltori e un basso impatto delle coltivazioni sull’ambiente e la biodiversità.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome