MILANO – Bernie Sanders consolida il suo vantaggio sugli altri candidati democratici e si profila come front-runner nella sfida a Donald Trump per la Casa Bianca. Il senatore del Vermont, che si autodefinisce socialista, nei caucus in Nevada si attesta col 60% delle sezioni scrutinate al 46%, seguito dall’ex vicepresidente Joe Biden col 20%, Pete Buttigieg col 15%, Elizabeth Warren col 10%, Amy Klobuchar 5% e Tom Steyer 4%. In uno Stato in cui il 29% della popolazione è composta da latini, il 10% da neri e il 9% da asiatici, Sanders è riuscito a rafforzare la propria volata, mentre, come da previsioni e soprattutto speranze, Biden ha recuperato posizioni rispetto ai deludenti appuntamenti precedenti delle primarie in Iowa e New Hampshire. “In Nevada abbiamo appena riunito una coalizione multigenerazionale e multirazziale che non solo vincerà in Nevada, spazzerà questo Paese”, ha galvanizzato i suoi sostenitori Sanders, alimentando per contro preoccupazioni nell’establishment del suo partito, che teme che sia troppo estremo per sconfiggere Trump, con il suo cavallo di battaglia di un programma di sanità universale. “Il senatore Sanders crede in una rivoluzione inflessibile e ideologica che esclude la maggior parte dei democratici, per non parlare della maggior parte degli americani”, ha, non a caso, sferzato Buttigieg, esponente in ascesa dell’ala moderata. “Siamo vivi, stiamo tornando e vinceremo”, ha rimarcato invece Biden, “non sono un socialista. Non sono un plutocrate”, ha detto attaccando neanche troppo velatamente Sanders e l’ex sindaco di New York Mike Bloomberg, che scenderà in campo per il Super Tuesday del 3 marzo, “sono un democratico. E ne vado fiero”. Trump gioca come sempre sulle divisioni tra gli avversari. “Non mi interessa contro chi corro”, ha detto prima di imbarcarsi sull’Air Force One in rotta verso l’India, aggiungendo poi malignamente “spero solo che lo trattino in modo equo”. Trump ha più volte cavalcato le polemiche sul fatto che Sanders sarebbe stato penalizzato nelle primarie del 2016 e cerca di sfruttare a proprio vantaggio la notizia di nuove interferenze russe che cercherebbero di sostenere la sua rielezione e di spingere la campagna del senatore socialista perchè sarebbe un avversario meno temibile. Intanto, The Donald ha fatto il pieno di 25 delegati in Nevada, dove il partito repubblicano ha annullato il caucus, e vola nei sondaggi. Secondo la Cbs, indipendentemente dal fatto che votino o meno per lui, il 65% degli elettori americani pensa che Trump sarà sicuramente o probabilmente rieletto, incluso più di un terzo dei democratici. I repubblicani sono particolarmente ottimisti: più di nove su 10 si aspettano che vinca.
Di Silvia Caprioglio
Usa 2020, Sanders vince anche in Nevada e divide i democratici. Trump gongola
Bernie Sanders consolida il suo vantaggio sugli altri candidati democratici e si profila come front-runner nella sfida a Donald Trump per la Casa Bianca.