Usa, l’ex capo dell’Fbi: “I funzionari discussero la rimozione di Trump nel 2017”

Rosenstein, secondo McCabe "era decisamente molto preoccupato sul presidente, sulla sua capacità e sul suo obiettivo"

AFP / Nicholas Kamm in foto il Presidente USA Donald Trump

WASHINGTON – Il vice ministro della Giustizia degli Stati Uniti nel 2017 discusse di quanti membri del governo avrebbero appoggiato la rimozione di Donald Trump dalla presidenza. Ad affermarlo è infatti l’ex direttore ad interim dell’Fbi, Andrew McCabe, nel corso di un’intervista alla trasmissione 60 Minutes di Cbs.

Le rivelazioni sul tentativo di rimuovere il presidente Donal Trump

L’ex direttore ad interim dell’Fbi McCabe ha anche dichiarato anche che la possibilità di evocare il 25esimo emendamento nella Costituzione fu evocata dal vice ministro Rod Rosenstein. Dopo che Trump licenziò James Comey da direttore dell’Fbi il 9 maggio 2017. “Rod sollevò la questione e ne discusse con me. Nel contesto del pensiero su quanti altri esponenti del governo potessero sostenere tale iniziativa”, ha detto poi McCabe.

L’ex capo dell’Fbi McCabe è stato licenziato con l’accusa di ‘mancanza di onestà’

Il viceministro Rosenstein, secondo quanto sostiene l’ex capo dell’Fbi, “era decisamente molto preoccupato sul presidente, sulla sua capacità e sul suo obiettivo”. McCabe fu poi a sua volta licenziato nel marzo 2018 con l’accusa di “mancanza di onestà”. Ciò trapela da un’indagine interna sulla gestione del Bureau di un’indagine del 2016 sulla rivale democratica di Trump alle presidenziali, la candidata Hillary Clinton.

(LaPresse/AFP)

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