LOS ANGELES – Nuovi incendi sono scoppiati vicino a Los Angeles, diffusi e alimentati dai forti venti che soffiano sulla California. Provocando una nuova ondata di evacuazioni preventive nello Stato del sud degli Stati Uniti. In totale, una dozzina di incendi sono stati attivi nella regione per diversi giorni, combattuti da migliaia di vigili del fuoco aiutati da un’imponente flotta aerea. E in molti casi, interi quartieri sono stati evacuati come misura preventiva, una strategia che è stata ripagata finora. In quanto non sono stati registrati decessi nonostante le migliaia di ettari e dozzine di edifici divorati dalle fiamme.
L’impegno dei vigili del fuoco
CalFire, l’agenzia antincendio californiana “aveva assunto altri vigili del fuoco all’inizio di quest’anno, e finora siamo stati abbastanza fortunati da essere in grado di attaccare gli incendi abbastanza rapidamente, prima che potessero espandersi”. Lo ha detto ad Afp Thomas Wieczorek, a capo del Center for Public Safety Management, un ente indipendente specializzato in sicurezza pubblica.
Il piano di evacuazione
A San Bernardino, 100 km a est di Los Angeles, durante la notte è stato dichiarato lo stato d’emergenza per il fuoco. La mattina presto aveva già distrutto diverse case ed era stato emesso un ordine di evacuazione per parte della città, circa 500 case e 1.300 persone, secondo i pompieri locali.
California sotto assedio
Poco dopo, un altro incendio è scoppiato nella valle del Jurupa, a pochi chilometri a sud di San Bernardino, causando anche lì distruzione ed evacuazioni. L’operatore elettrico Edison ha affermato che potrebbe tagliare l’alimentazione alle linee ad alta tensione. Per evitare cortocircuiti che potrebbero innescare scintille e incendiare la vegetazione, particolarmente secca in questa stagione. Circa 64mila utenti nella regione sono interessati da queste interruzioni di corrente preventiva.
(LaPresse/AFP)
