Alitalia, Lufthansa pronta a investire più di Delta. Ma è giallo sull’equity

Tra Lufthansa e il consorzio i contatti sono serratissimi, anche perché la proposta di partnership commerciale, al momento, non ha fatto breccia nell trattative

Foto Filippo Monteforte AFP

ROMA – Lufthansa rompe gli indugi su Alitalia. Dopo giorni di indiscrezioni, il vettore tedesco ha inviato a Fs, con il Mise in copia per conoscenza, una lettera di interessamento per la nuova Az. Secondo quanto trapela da fonti vicine al dossier, ci sarebbe la volontà di investire concretamente più di Delta. Nella missiva non ci sono cifre sull’equity, ma Reuters parla di circa 200 milioni. Esattamente 100 in più degli statunitensi, al momento fermi su una quota del 10% della newco.

Forte interesse di Lufthansa

Tra Lufthansa e il consorzio i contatti sono serratissimi, anche perché la proposta di partnership commerciale, al momento, non ha fatto breccia nell trattative. E quindi, anche per capire quali sono davvero le carte sul tavolo, l’ad di Fs Gianfranco Battisti dovrebbe volare nelle prossime ore a Francoforte per incontrare il presidente di Lufthansa Carsten Spohr. Non confermata la presenza di Atlantia, che però da sempre darebbe il suo placet alla compagnia europea. F. Dorse più complementare rispetto a Delta su molti aspetti.

Le condizioni

Nella missiva, secondo le ultime ricostruzioni, spiccherebbero precondizioni relative ad una riduzione significativa del costo del lavoro, previo accordo con i sindacati. Andrebbe tagliato anche il costo degli aerei, ridimensionando flotta e rete dei collegamenti. Qualcuno parla di 2.500 esuberi, cifra che coinciderebbe di fatto con le ultime stime del consorzio. Senza dimenticare l’obiettivo, molto ambizioso visto le perdite attuali, del break-even nel giro di due anni fiscali.

La proroga sul dossier Alitalia

Il 23 ottobre il ministero dello Sviluppo economico ha prorogato al 21 novembre la data per la presentazione delle offerte vincolanti per il salvataggio. Dopo che la deadline del 15 ottobre era trascorsa senza un’intesa sul piano industriale tra Fs, Atlantia e Delta. Anche lì il settimo rinvio era arrivato con condizioni precise. Intervento diretto dei commissari, immediato confronto con gli offerenti, richiesta di aggiornamento quotidiano sullo stato di avanzamento dei lavori. E proprio per capire i nuovi sviluppi, in un senso o nell’altro, la triade Daniele Discepolo-Enrico Laghi-Stefano Paleari sarà ascoltata dalle commissioni Attività Produttive e Trasporti della Camera mercoledì 6 novembre.

Le condizioni per il rilancio

“Ci sono le condizioni per il rilancio, ci sono delle interlocuzioni in corso, vedremo la scelta del partner industriale. Con i commissari ci sentiamo quotidianamente, c’è la massima attenzione per risolvere la questione“, ha assicurato oggi il ministro. Per il governo Alitalia è un brand dall’appeal pari a quello di Ferrari. Per accelerare verso il rilancio servirà decidere se fare tappa a Atlanta oppure a Francoforte.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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