Donald Trump ha annunciato una drastica modifica alle normative americane sulle emissioni dei veicoli, ponendo fine agli standard più restrittivi introdotti dall’amministrazione Biden. “Mettiamo definitivamente fine agli orribili e ridicoli standard”, ha dichiarato il presidente, sostenendo che la mossa favorirà i produttori di automobili.
Al suo fianco, i vertici di Ford e Stellantis hanno espresso pieno supporto. L’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ha definito la giornata storica, affermando che le nuove regole si riconciliano finalmente “con la domanda reale” dei consumatori.
Le normative al centro della revisione sono note come CAFE (Corporate Average Fuel Economy). Introdotte negli Stati Uniti negli anni ’70 in risposta alle crisi petrolifere, queste leggi mirano a ridurre il consumo di carburante e, di conseguenza, le emissioni di gas serra. Gli standard CAFE impongono a ogni costruttore un obiettivo medio di efficienza per l’intera flotta di veicoli venduta nel paese, con requisiti differenti per autovetture e veicoli più grandi come SUV e pick-up. Il mancato raggiungimento di questi target comporta sanzioni economiche.
L’amministrazione Biden aveva stabilito un percorso ambizioso, puntando a un consumo medio di circa 21,4 km per litro (50,4 miglia per gallone) entro il 2031. L’obiettivo era spingere il mercato verso i veicoli elettrici, con una previsione del 50% di vendite entro il 2030, riducendo le emissioni di 659 milioni di tonnellate.
Con la nuova direttiva, Trump ha cancellato anche gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e ha abbassato drasticamente il traguardo. Entro il 2031, il consumo medio richiesto sarà di sole 34,5 miglia per gallone, un netto passo indietro rispetto ai piani precedenti.
Secondo il presidente, le politiche di Biden avrebbero causato un ingiustificato aumento dei prezzi, rendendo le automobili inaccessibili per molte famiglie. “Ora noi proteggiamo i lavoratori del settore e permettiamo a tutte le famiglie di avere accesso a auto più convenienti”, ha sottolineato Trump, presentando la manovra come un’azione per abbassare i costi per i consumatori.
La reazione dei colossi dell’auto non si è fatta attendere. Stellantis ha immediatamente annunciato un investimento di 13 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, destinato ad aumentare la produzione di marchi come Jeep, Ram, Dodge e Chrysler. Filosa ha parlato di un incremento produttivo del 50% e della creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro. In passato, la stessa Stellantis aveva pagato centinaia di milioni di dollari in sanzioni per non aver rispettato i requisiti sull’efficienza dei carburanti.





















