ROMA – Sempre più italiani ricorrono all’usato per risparmio ed ecologia. Lo afferma l’Osservatorio Findomestic secondo cui “la sensibilità green degli italiani è aumentata del 35% negli ultimi due anni, ma sempre con un occhio al portafoglio: il 74% è disposto a pagare un prezzo più alto per un prodotto sostenibile ma non più del 10%”. Il risparmio, viene spiegato nell’analisi, “va a braccetto con le scelte d’acquisto green soprattutto per luce e gas, elettrodomestici e spesa alimentare”. Negli ultimi anni, continua l’Osservatorio Findomestic, “oltre la metà degli italiani (55%) ha acquistato un prodotto usato e quasi 4 su 10 (38%) lo ha fatto più di una volta”.
L’approfondimento dedicato alla sostenibilità, realizzato da Findomestic in collaborazione con Eumetra, mette in evidenza “come gli italiani amanti dei beni di seconda mano siano spinti soprattutto dalla voglia di risparmiare (oltre il 60% delle preferenze), ma anche da una motivazione ecologica (22%) e dalla possibilità di acquistare un prodotto che nuovo sarebbe stato inaccessibile (23%)”. Il campione intervistato si divide tra chi crede che quella dell’usato sia una tendenza destinata ad affermarsi nei prossimi anni (23% preferenze) e chi invece non si fida dell’usato non garantito (22%), mentre la maggioranza si trova d’accordo sull’acquistare prodotti usati in negozio piuttosto che on-line sia per elettrodomestici, Tv e Pc che per mobili.
“Il sempre maggiore ricorso all’usato – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – indica una crescente sensibilità green da parte degli italiani, soprattutto negli ultimi 2 anni segnati dall’emergenza Covid: per il 36% degli intervistati è aumentata e ben il 46% si dice attento all’impatto sull’ambiente in tutte le sue attività. Non sempre, tuttavia, l’aumentata coscienza ambientale va a braccetto con un incremento di spesa: tra il 74% di intervistati che sarebbe disponibile a pagare di più per un prodotto più ecologico, solo l’11% arriverebbe a spendere il 10-20% in più, mentre la maggioranza potrebbe arrivare al 5% in più (35%) o comunque non oltre il 10% oltre del normale prezzo del prodotto (27%)” E’ stato rilevato, inoltre, “come per la maggior parte degli italiani la sostenibilità è prioritaria nella scelta delle forniture di luce e gas domestici (49% delle preferenze) seguono gli elettrodomestici (47%) e la spesa alimentare (42%)”. Diventa “meno prioritario l’aspetto green nell’acquisto di auto e moto (34% delle preferenze) e poco rilevanti vengono ritenuti gli aspetti di sostenibilità di servizi bancari (7%), bar e ristoranti (10%), ma anche delle case da acquistare e di mobili e arredo che ottengono solo il 12% delle risposte”.
(La Presse)