di Dario Borriello
ROMA (LaPresse) – Un’uscita infelice del presidente dell’Istituto superiore di sanità scatena le polemiche nel mondo politico. La gaffe di Walter Ricciardi è con il titolare della Salute, Giulia Grillo, alla quale replica sui dati relativi alla copertura vaccinale, ma lasciandosi scappare qualche parola di troppo. “Siamo sotto la soglia del 96% di cui parla il ministro. Non è un dato esatto, si vede che è stata tradita dall’emozione dell’annuncio di avere tra qualche mese un bambino”. Il riferimento è alla notizia rivelata solo poche ore prima, durante un evento pubblico per presentare le nuove disposizioni per l’accesso dei bambini a scuola il prossimo anno, l’ormai famosa autocertificazione dei genitori, che basterà come ‘prova’ del rispetto dei piani vaccinali.
Il numero uno dell’Iss ha scatenato le ire del Movimento 5 Stelle
Forza da cui proviene Grillo e di cui è stata anche capogruppo alla Camera all’inizio della legislatura. “È vergognoso”, dichiara la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, “che per smentire dei dati si arrivi a ridicolizzare l’annuncio di una gravidanza. È un ignobile attacco alla vita personale del tutto gratuito e di pessimo gusto”. Duri anche i toni della vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni: “Trovo indecente che si strumentalizzi un evento meraviglioso per polemizzare e mettere in discussione il lavoro di una donna”.
A intervenire nella polemica a distanza è anche un esponente di governo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora. Attraverso i suoi canali social scrive direttamente a Ricciardi: “Caro presidente, ho letto le sue dichiarazioni. Le confesso che sono balzato dalla sedia. Strumentalizzare un evento così straordinario per pura polemica a mezzo stampa, rappresenta ciò di cui davvero non abbiamo bisogno”. Il deputato M5S, considerato molto vicino al capo politico, Luigi Di Maio, rincara la dose. “Quello che per lei può essere stata una battuta, è invece rappresentativo di un atteggiamento, ahimè molto diffuso, che le donne sono costrette a subire quotidianamente. Le parole sono importanti. E il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno passa soprattutto attraverso le parole”.
Non interviene nella querelle con il presidente dell’Istituto superiore di sanità, ma la senatrice Cinquestelle, Elena Fattori, si rivolge comunque al ministro Grillo
“Le auguro di poter vaccinare suo figlio come ha dichiarato, perché non sempre questa volontà si può adempiere. Mio figlio Nicoló – racconta su Facebook –, appena nato è stato ricoverato in terapia intensiva. E insieme a tanti bimbi fragili, almeno quelli che ce l’hanno fatta, è sopravvissuto alla sua prima infanzia. Grazie al fatto che non ha contratto malattie difficili”. La parlamentare pentastellata mette nel mirino le nuove regole per la frequenza scolastica: “Non è andato al nido. Non si poteva vaccinare. Non sono stata libera di scegliere perché giravano malattie che dovrebbero essere scomparse e lui non ce l’avrebbe fatta. Le auguro anche che tutti quelli che firmano l’autocertificazione dichiarino il vero così potrà portare il suo bimbo al nido senza patemi d’animo”.
Un appello sposato anche da alcuni esponenti delle opposizioni, come il deputato del Pd, Michele Anzaldi. “La ministra Giulia Grillo e le autorità competenti rispondano alle sensate e concrete obiezioni della collega di partito, Elena Fattori“, sollecita il parlamentare dem. Che su Twitter domanda: “In caso di autocertificazioni false i bambini malati rischiano di peggiorare o addirittura di morire?”. Segno che il tema è ancora molto forte nel dibattito politico, ma soprattutto nell’opinione pubblica. Dunque, è destinato a tener banco ancora per molto tempo, gaffes e polemiche compresi.
