Uso del suolo: il golf occupa più terra delle rinnovabili

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Uso suolo
Uso suolo

Un nuovo studio ha messo in luce uno squilibrio sorprendente nell’uso del suolo a livello globale. Secondo una ricerca condotta dall’Istituto dei sistemi climatici ed energetici di Jülich, in Germania, e pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Research Communications, le aree destinate ai campi da golf superano di gran lunga quelle utilizzate per gli impianti di energia rinnovabile. Questa analisi solleva questioni cruciali sulle priorità di sviluppo territoriale in un’epoca di emergenza climatica.

I dati raccolti hanno rivelato che nel 2024 esistevano circa 38.400 campi da golf in tutto il mondo. La distribuzione geografica di queste strutture è fortemente concentrata in pochi Paesi: gli Stati Uniti detengono il record con oltre 16.000 campi, seguiti a distanza da Regno Unito e Giappone. Proprio in queste nazioni, l’analisi ha evidenziato come la superficie dedicata a questa attività sportiva sia notevolmente maggiore rispetto a quella riservata agli impianti fotovoltaici ed eolici.

Il potenziale energetico inespresso è enorme. I ricercatori hanno calcolato che se solo le superfici occupate dal golf nei primi dieci Paesi per numero di campi venissero riconvertite, si potrebbe generare una capacità installata di 842 gigawatt (GW) da fonte solare e 659 GW da fonte eolica. Si tratta di una quantità di energia pulita che potrebbe trasformare il panorama energetico di intere nazioni e contribuire in modo decisivo alla decarbonizzazione.

Per comprendere la portata di queste cifre, basta un confronto: la sola capacità solare potenziale di 842 GW equivale a circa 6,5 volte l’intera potenza elettrica attualmente installata in Italia. Una simile produzione permetterebbe di soddisfare il fabbisogno di milioni di famiglie, riducendo drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili e accelerando la transizione ecologica su vasta scala.

Oltre alla questione dello spazio, lo studio ha ricordato l’elevato impatto ambientale legato alla manutenzione dei campi da golf. Queste enormi aree verdi richiedono infatti un consumo idrico massiccio, spesso insostenibile in regioni soggette a siccità, e l’impiego intensivo di fertilizzanti e pesticidi che possono inquinare suolo e falde acquifere. Tutto questo a beneficio di una frazione molto piccola della popolazione.

Al contrario, gli impianti per la produzione di energia rinnovabile rappresentano un modello di utilizzo del territorio molto più sostenibile. Non solo contribuiscono attivamente alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma possono essere integrati in modo virtuoso con altre attività, come l’agricoltura o la pastorizia, favorendo la biodiversità e creando nuove opportunità economiche. La ricerca tedesca invita quindi a una riflessione profonda su come le nostre società scelgono di allocare una risorsa preziosa e finita come il suolo.

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