Vaccini, a rischio il piano di Figliuolo. Attese le dosi di Pfizer e Johnson & Johnson

Se non saranno rispettati i tempi delle consegne, l'obiettivo dell'immunità di gregge entro settembre sarà disatteso

People wearing face mask to curb the spread of COVID-19, walk over a bridge in central Rome, Sunday, March 14, 2021. Italians across the country made the most of a last weekend of relative freedom, before a strict new lockdown is imposed to curtail rising coronavirus infection numbers. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

ROMA – In settimana, salvo ritardi, arriverà la fornitura di altre dosi di vaccini. Ancora qualche giorno e sarà possibile capire se il piano del commissario Francesco Paolo Figliuolo sarà rispettato o meno. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge con il 70% delle vaccinazioni entro il prossimo mese di settembre. In attesa delle nuove consegne, per evitare di trovarsi senza dosi la raccomandazione è di “non superare le 300mila dosi al giorno”

Per accelerare le consegne si è attivato direttamente il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che sta tentando un approccio diretto con le società farmaceutiche. Ad oggi sembrano già sicuri gli arrivi di circa 184mila dosi di cui le prime delle 400-500mila tra il 16 e il 19 di questo mese da parte di Johnson & Johnson. Si tratta del vaccino monodose che dovrebbe atterrare all’aeroporto di Pratica di Mare già tra domani o al massimo mercoledì, che andrebbero ad aggiungersi a quelle promesse da Pfizer (oltre un milione di fiale) e di Astrazeneca (175mila dosi), anche se su quest’ultima gravano grossicali di richieste dopo i vari casi di trombosi verificatisi nelle ultime settimane.

Il siero di Johnson & Johnson si basa sulla stessa tecnica di AstraZeneca, utilizzando un adenovirus innocuo che contiene nel suo interno le istruzioni genetiche per la costruzione della proteina spike. Andrà inoculato agli over 60, così come sottolineato dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, dopo i casi di trombosi che hanno colpito persone più giovani.

La scadenza prevista per il completamento delle vaccinazioni agli ultrasettantenni è quella della fine del mese di maggio. Lo confermano anche i dati di Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo, e Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac): “La percentuale del numero totale delle dosi somministrate rispetto al totale delle doppie dosi necessarie per la vaccinazione completa di chi ha 70-79 anni, 80-89 anni e con più di 90 anni – hanno detto – sono rispettivamente pari al 11%, 55%, e 59%, con una percentuale del 30% per l’unione delle tre fasce. Andrebbero somministrate 14 milioni e 500 mila dosi per arrivare alla vaccinazione completa delle tre fasce”. Numeri che richiederebbero un mese con 500 mila dosi giornaliere. Intanto fino a ieri sono state somministrati 9.011.882 vaccini nel nostro Paese, il 15% della popolazione (esclusi gli under 16). Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 3.908.326, (6,5% del totale).

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