ROMA – Domani in Italia 360mila dosi tra Johnson & Johnson e AstraZeneca. Entro 22 aprile saranno oltre
4,2 milioni quelle disponibili per le strutture sanitarie delle Regioni.
Il Commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha informato che il numero di persone di età superiore agli 80 anni che ha ricevuto almeno una somministrazione “ha intanto superato quota 3 milioni, con un incremento di 500mila unità rispetto alla settimana precedente. E’ stato così raggiunto con almeno una dose il 70% della platea di oltre 4,5 milioni rilevata con il sistema informatico ‘Tessera sanitaria’ e verificata dalle Regioni/Province autonome”.
Campagna uniforme
Figliuolo in risposta al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato che “la campagna di vaccinazione deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie. L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.
De Luca, invece, una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili, non sarebbe intenzionato a procedere per fasce di età. “Lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”, ha sostenuto il governatore.
A De Luca ha risposto la ministra per gli Affari regionali Gelmini: “Dobbiamo affrontare i problemi con la necessaria serenità ma è evidente che il governo si è dato e ha offerto un aggiornamento del piano vaccini con priorità che devono essere rigorosamente rispettate. Peraltro la conferenza Stato Regioni è un organismo importante in momenti complessi come quelli attuali, è il luogo giusto per chiarirsi e dirimere le questioni”