CAGLIARI – Sono per ora una cinquantina i furbetti saltafila del vaccino individuati dalla guardia di finanza e dai carabinieri del Nas nell’area del cagliaritano. Un numero destinato a crescere perché finora la procura di Cagliari, che ha aperto un’inchiesta parallela a quella di Oristano dove ci sono 16 indagati fra medici e infermieri, ha esaminato gli elenchi soltanto delle prime settimane di registrazione nelle zone di Cagliari, Campidano e Sulcis, suddivise per classi di età e categorie di appartenenza, insieme alla mappa degli hub e dei punti vaccinali nel sud dell’isola. Il fascicolo dell’inchiesta è registrato contro ignoti. Come a Oristano, dalle indagini sarebbe emerso che a bruciare la fila o raccomandare amici e parenti sono state persone che hanno fatto valere le proprie cariche amministrative e il proprio ruolo all’interno di strutture pubbliche per ottenere il vaccino per i propri familiari o per ricevere Pfizer invece che Astrazeneca. La Procura di Cagliari ha acquisito tutta la documentazione dall’Ats.
(LaPresse)
