Vaccini, Pregliasco: terze dosi a rilento. Attenzione al Natale

"Credo che dobbiamo preoccuparci, cioè pianificare le cose immaginando uno scenario non piacevole, alla luce anche di quello che sta succedendo in Europa"

Fabrizio Pregliasco (Foto Cosima Scavolini/Lapresse)

ROMA – “Credo che dobbiamo preoccuparci, cioè pianificare le cose immaginando uno scenario non piacevole, alla luce anche di quello che sta succedendo in Europa. L’ideale sarebbe vaccinarsi se non lo si è ancora fatto, ma questo non sarà facile. Soprattutto dovremmo andare avanti con le terze dosi. Come stiamo vedendo in questo momento, stiamo andando avanti con un po’ di lentezza. Invece è importante proteggere al meglio chi è già vaccinato per evitare la riduzione dell’efficacia del vaccino. Poi rimane di adottare un grande buonsenso e pianificare i contatti”. Così Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, ai microfoni di iNews24, sulle prossime festività natalizie. Il professore aggiunge: “Ogni contatto interpersonale, non dimentichiamolo, è a rischio e dobbiamo fare attenzione, soprattutto nel caso di visite ai parenti più fragili e a rischio infezione. In occasione dei cenoni, ridimensionarli. Poi tutto dipende da come evolverà l’andamento del virus nelle prossime settimane”.

Sulla possibilità misure di sicurezza da adottare in futuro, Pregliasco afferma: “I modelli matematici ci dicono a 30mila casi al giorno. Speriamo che i dati rimangano confortanti, specie sull’efficacia della vaccinazione, in modo da essere più sicuri sull’effetto dell’ospedalizzazione. Io credo che sarà necessario, da parte del Governo, studiare modalità che riducano il numero dei contatti e garantiscano maggiore sicurezza nei movimenti, nella speranza di non tornare indietro”.

Inoltre, sul modello austriaco: “Questi sono solo contenimenti di contagi, come se chiudessimo e riaprissimo un rubinetto. La situazione non è facile e la decisione è più politica, ma non esiste un manuale perfetto. È chiaro che i 2G siano una misura migliore dei 3G ma dipende dai contesti. I 3G sono meglio applicabili ai contesti lavorativi, visto che prevedono l’utilizzo dei tamponi, mentre i 2G sono meglio applicabili alle attività ricreative”.

Alla domanda di istituire un lockdown solo per i vaccinati durante le feste natalizie, Pregliasco ha risposto: “Vedremo come andrà la situazione nelle prossime settimane. Credo che vada valutato anche nell’ottica di eventuali ritorni a zone gialle o arancioni. Per ora non ce ne sono, ma alcune Regioni sono a rischio. È tutto da vedere”. Secondo Pregliasco, “Non c’è coordinamento a livello europeo. I vari Paesi stanno cercando le loro soluzioni, poi c’è da valutare la realizzabilità e la fattibilità in base all’andamento dei contagi”. Infine il professore interviene sulla durata del Green pass: “Credo che il compromesso giusto credo possa essere nove mesi, anche per non ingolfare l’organizzazione dei richiami: c’è ancora una protezione residua dopo i sei mesi. Credo che si tratti di tentativi che possano essere profilati al meglio nella speranza della massima accettazione dei cittadini”.

(LaPresse)

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