ROMA – Il rocambolesco posticipo tra Fiorentina e Inter ha avuto come protagonista indiscusso il Var che ha di fatto deciso la sfida importantissima in chiave Champions ed Europa League tra viola e nerazzurri. Una gara infinita terminata undici minuti dopo il 90esimo a causa di un contestatissimo rigore concesso ai viola dal direttore di gara Abisso e poi confermato dallo stesso dopo aver rivisto le immagini al monitor.
Furia Inter dopo la decisione col Var
Non è bastato però tutto questo a placare gli animi in casa nerazzurra con il tecnico Spalletti più agguerrito che mai: “Non ci possono essere dubbi, perché tutti hanno visto che l’ha colpita con il petto, tutti. Ma cosa ha visto l’arbitro? Troppe pressioni, evidentemente, pressioni che non ha saputo affrontare. E queste sono partite decisive, bisogna avere un certo livello per serate come questa”. Il direttore di gara Abisso è stato aiutato nella decisione dagli assistenti al Var ma le immagini, nelle quali D’Ambrosio sembra prendere il pallone con il petto, restano molto dubbie. Le proteste sono state ribadite anche oggi dal dg Marotta: “Spero che l’errore non sia decisivo per la nostra stagione”.
Bagarre per i posti ‘europei’
Il risultato di 3-3 al “Franchi” allontana nuovamente Handanovic e compagni dal secondo posto del Napoli (azzurri a +9), ma soprattutto avvicina ai nerazzurri le altre aspiranti alla qualificazione in Champions. Inter, Milan e Roma sono racchiuse infatti in appena tre punti e si giocheranno fino alla fine gli ultimi due posti disponibili per la prossima Champions. Una delle tre resterà fuori e dovrà accontentarsi della meno nobile (e meno remunerativa economicamente) Europa League, a cui proprio la Fiorentina spera di partecipare. Con il pareggio di ieri sera, l’undici di Pioli resta ancorato alla zona che conta dove ci sono Lazio, Torino e Sampdoria. I blucerchiati sono tornati alla vittoria grazie al solito Quagliarella e ora sono più vicini alla sesta posizione. Con il discorso scudetto e secondo posto ormai archiviati, sarà bagarre fino alla fine per un piazzamento in Europa.