Venezuela, il ministro Moavero: “L’Italia chiede nuove elezioni presidenziali”

Oggi in Aula si discute sul caso del Paese sudamericano, in piena crisi politica

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 12-02-2019 Roma Politica Camera dei Deputati - Comunicazioni del Governo sulla situazione in Venezuela Nella foto Deputati di Fratelli d'Italia espongono una bandiera del Venezuela


ROMA – Finalmente un esponente del Governo si esprime con decisione sul caso Venezuela. Il paese è scosso dalla crisi politica dei “due presidenti”: da una parte l’eletto Nicolas Maduro, dall’altro l’autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidò. Questi, dopo aver ricevuto il sostegno di decine di Paesi di tutto il mondo, ha fatto appello anche all’Italia, alla ricerca di un ulteriore, pesante approvazione. Oggi in Aula verranno votate risoluzioni sulla questione.

Venezuela, parla il ministro Moavero Milanesi
Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi alla Camera per le comunicazioni del Governo sulla situazione in Venezuela (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

Il governo italiano ritiene che le ultime elezioni presidenziali in Venezuela siano state inficiate nella loro correttezza, equità e legalità. Per cui non attribuiscono dunque legittimità a chi le ha vinte, Nicolas Maduro“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. “Il governo italiano chiede al più presto nuove elezioni presidenziali democratiche in Venezuela“. M5s e Lega impegnano quindi il governo “a sostenere gli sforzi diplomatici anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali. Al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere credibili e in conformità con l’ordinamento costituzionale“.

M5S: “Non riconosciamo né Maduro né Guaidò”

Secondo il governo la situazione è complessa. Bisogna prevenire nuove violenze ed è importante favorire il dialogo, se possibile la riconciliazione nazionale“, ha proseguito il ministro degli Esteri. “Le nuove elezioni presidenziali restano per noi la via per una soluzione“, ha aggiunto il titolare della Farnesina. E, sottolinea, “restano valide le elezioni dell’Assemblea nazionale tenute successivamente“.
Dal canto suo, invece, il Movimento 5 Stelle resta nell’indecisione.
Non riconosciamo Maduro ma nemmeno un presidente che si autoproclama come Guaidò“, ha detto il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5S) a Omnibus su La7.

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