MILANO – “C’è un memorandum positivo, poi bisogna stare attenti a non intaccare elementi che riguardano la sicurezza nazionale. E su questo non faremo sconti a nessuno. E, quindi, tutti d’accordo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha risposto, fuori dal Pirellone, a Milano, a chi gli domandava delle delle parole del sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci, secondo cui il governo gialloverde sarebbe allineato al 100 per cento sul memorandum dell’accordo fra Italia e Cina per la Via della seta. Sull’ipotesi di sfiducia del sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Alexander Pereira, “per me parla il governatore Fontana. Spero che nessuno abbia fatto scelte culturalmente economicamente politicamente rilevanti senza coinvolgere gli azionisti che rappresentano i cittadini. Quindi se qualcuno lo ha fatto sì è comportato in maniera scorretta”.
La questione stadi
Vietare le trasferte agli ultras? “No, il calcio è un gioco, è bello, è uno spettacolo. Ci sono ancora dei deficienti, penso a quello che accaduto ieri con una tifoseria pugliese, che prendono lo stadio come sfogatoio della loro vita depressa. Ma io mi rifiuto di pensare agli stadi chiusi, alle trasferte vietate, al blocco dei cori, al divieto di tamburi o bandiere. Reprimo dove c’è da reprimere ma per il resto preferisco il dialogo. Uno stadio senza colori, musica e cori non è uno stadio”.
LaPresse
Via della seta, Salvini: “Memorandum positivo, no a sconti sulla sicurezza”
"C'è un memorandum positivo, poi bisogna stare attenti a non intaccare elementi che riguardano la sicurezza nazionale. E su questo non faremo sconti a nessuno. E, quindi, tutti d'accordo".