La consigliera regionale della Campania Ciaramella a “Cronache”: “De Magistris non pensi solo al suo futuro”

L'esponente del Partito democratico: “Lavoriamo a un centrosinistra largo e civico”

NAPOLI – Appena eletta in assemblea nazionale con la mozione Piazza Grande di Nicola Zingaretti, la consigliera regionale Maria Antonietta Ciaramella risponde così al sindaco di Napoli Luigi De Magistris: “Lui candidato alle regionali in alternativa a De Luca? Gli faccio l’in bocca al lupo, ma un buon politico dovrebbe capire quando fare un passo indietro”.

E così De Magistris si candiderà in alternativa a De Luca. Come accoglie la notizia?

Siamo in un Paese democratico dove ognuno può candidarsi e offrire la sua ricetta, faccio l’in bocca al lupo al sindaco. Ma è evidente che Luigi De Magistris è alla ricerca di un anfratto dove candidarsi, perché non può riproporsi al Comune e non ha trovato una quadra alle Europee. Quello che distingue un politico da un buon politico non è il proprio destino personale, ma capire cosa propone per il suo Paese, per il suo territorio. In Regione bisogna arginare una destra salviniana, speriamo non anche un populismo di sinistra.

Quindi Vincenzo De Luca resta il vostro candidato?

Si. Con i fondi Europei affidati alla regione per la prima volta raggiungiamo gli obiettivi. La Regione è ben organizzata, con tutti i limiti di un’amministrazione complessa. La necessità è continuare con questa legislatura per proseguire sulla buona strada intrapresa. L’intuizione di mettere in campo il piano lavoro, oltre all’opportunità di creare nuovi spazi e posti di lavoro in un territorio che soffre di tassi di disoccupazione altissimi, fornirà anche le macchine amministrative degli enti locali di maggiore utenza e di un’energia, di una grinta nuova.

Lei durante la campagna per le primarie è stata l’unica a prevedere una così larga vittoria di Zingaretti. I suoi colleghi erano invece più ‘scaramantici’. Ha avuto ragione.

Mi aspettavo un risultato attorno al 70% è vero, l’ho sempre detto. Non perché avessi la sfera di cristallo, ma perché stando in giro vedevo una nuova voglia e un nuovo entusiasmo. La voglia di non perdere ancora, l’entusiasmo di credere in qualcosa e nel rilancio dell’intera sinistra. Anche i tre competitor in campo hanno dato senso d’unità aiutando tutti noi. Per questo ringrazio Maurizio Martina e Bobo Giachetti.

Secondo lei Zingaretti è l’uomo giusto?

Credo di si. Ma lo siamo tutti. Tutti noi del Pd e tutti coloro i quali si riconoscono nei nostri valori, Zingaretti infatti lo ripete come un mantra. Credo che la grande partecipazione e la serenità con la quale si sono svolte le primarie ne siano la testimonianza. Ora a noi tocca il lavoro più difficile, non disperdere questo patrimonio e intercettare i tanti che nel Pd non ci sono, non sono tesserati ma ci hanno dato fiducia alle primarie. Ciò che mi ha più colpito è stata la presenza di tanti giovani che si sono avvicinati o riavvicinati a noi. Un patrimonio inestimabile.

Da quali temi dovrebbe ripartire il centrosinistra?

Io metterei al centro tre temi fondamentali. Lavoro, casa e trasporti. Noi abbiamo una città metropolitana e non si riescono a mettere in connessione centri e periferie, ad occuparci di tutti. Il lavoro e la casa, poi, perché la dignità delle persone partono da questo. Insomma, dobbiamo garantire l’uguaglianza di partenza a tutti e accorciare le diseguaglianze.

Il Pd di Napoli probabilmente verrà commissariato. Cosa si aspetta?

Più che aspettarci qualcosa dobbiamo lavorare. C’è una fase di ripartenza nazionale, a cascata bisogna lavorare per un rilancio. A partire da Napoli, dove gli ultimi appuntamenti elettorali ci hanno visto perdere e arrivare a risultati quasi ad una cifra. Io ripartirei da quello che di buono è accaduto alle ultime Regionali in Abruzzo e in Sardegna. Un centrosinistra largo, che guardi e coinvolga le forze civiche propositive, quelle meno movimentiste e più ‘di governo’. Quelle esperienze, anche di singoli, con coscienza politica. Napoli e la Campania ne sono piene, dobbiamo solo metterci a lavoro e coinvolgerle, riattivarle.

Lo stesso schema anche alle prossime Comunali?

Sì. Ad esempio a Casoria abbiamo anticipato quello che il segretario nazionale ha poi annunciato a livello nazionale: la necessità di coinvolgere giovani e meno giovani, associazioni ed elettori nella condivisione delle scelte. Con la piattaforma Casoria4.0 lo stiamo facendo. Ci sono tavoli tematici che partono da cose concrete, da ciò che ci sta. Proviamo a coinvolgere tutti con forum e tavoli digitali ma anche con tavoli reali, provando a mescolare i due mondi. Per ora il riscontro è positivo.

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