Vicenda Marrandino, l’opposizione: “Abbiamo scelto di essere responsabili. Non siamo allo stadio”

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Oliva, Petrella e Portaro, consiglieri di opposizione a Castel Volturno

CASTEL VOLTURNO – I consiglieri di minoranza Nicola Oliva, Anastasia Petrella e Antonio Portaro intervengono in merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco Pasquale Marrandino, indagato per corruzione: “Riteniamo opportuno spendere poche righe, serie,
verso una Città che vive per l’ennesima volta un momento molto difficile. Sentiamo di dover rispondere chiaramente anche a chi, in questi
giorni ci ha chiesto di fare “la nostra parte”. A chi ci ha chiesto di attaccare, di chiedere un consiglio comunale subito, di scrivere al prefetto per ottenere le dimissioni di sindaco e la giunta. A queste persone, a quelle che magari sono più vicine a noi politicamente, diciamo che
questo è il momento della Serietà. La Serietà ha sempre il costo più elevato tra ciò che si può scegliere. Ma noi abbiamo il dovere di sostenere oggi questo pesante costo. La “Vecchia politica” insegna una regola crudele: appena l’avversario sanguina, lo si deve sbranare. Ebbene, noi rifiutiamo questa logica – hanno reso noto i consiglieri. Noi non chiediamo oggi un consiglio comunale perché non vogliamo trasformare le Istituzioni in uno stadio. Non vogliamo prestare il fianco a tifoserie che servono solo ad alimentare inutile rumore e a togliere serenità alla Città. Noi abbiamo scelto di restare -attenti- ad osservare i fatti, non le chiacchiere”.

I consiglieri hanno inoltre rimarcato che, nonostante il caso sia molto dibattuto sui social, c’è tantissima gente che non scrive nulla a causa dell’aggressività di certi “ultras” della tastiera: “Poi ci sono i numeri, quelli veri. A Castel Volturno il 70% dei cittadini non va a votare. E’ una cifra spaventosa. In quel 70% ci sono migliaia di persone oneste, deluse, schifate. Bisogna considerarle, comunque rispettarle. Noi abbiamo scelto la strada della responsabilità. Non cavalchiamo l’onda emotiva per prendere due like, né speculiamo su un momento così drammatico per raccattare voti. I chiarimenti, per il momento, verranno chiesti nelle sedi opportune, non dati in pasto alla realtà virtuale. Nutriamo piena e incondizionata fiducia nel lavoro di chi, nel silenzio dei propri uffici e rappresentando lo Stato, ha il compito di tutelare la legalità. Attendiamo che la Giustizia faccia il suo corso e parli con gli atti. Quando ci saranno i fatti, noi ci saremo”, hanno concluso i 3 esponenti di minoranza.

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