Villa Giaquinto diventa un dormitorio pubblico, coperte e cartoni tra le giostrine. Comitato: “Vicenda grave”. FOTO

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Coperte nel parco giochi di Villa Giaquinto

CASERTA – Villa Giaquinto diventa un dormitorio pubblico e scoppia la rivolta dei genitori dei bambini, che hanno trovato le coperte con i cartoni nei tunnel usati dai piccoli: dove sono i controlli? Cosa succede nella notte? E chi può accedere al parco dove giocano i piccoli?.
Villa Giaquinto è un parco pubblico nel centro storico gestito dalla sua comunità.

Il Comitato Villa Giaquinto fa sapere che anche nel fine settimana, come sempre, si sono svolte le pulizie e le manutenzioni nel parco in via Galilei: “Ci siamo presi cura del verde, abbiamo tagliato il prato e potato alcune siepi. In vista c’è l’inizio dei lavori nell’orto”. Poi l’appello ai cittadini: “Venite a dare una mano: siamo qui ogni sabato. Partecipa alle attività del comitato, contribuiamo insieme a migliorare la nostra città”. Ma torniamo ai fatti. E’ uno dei parchi più grandi e frequentati a Caserta. Rosi Di Costanzo è il presidente del Comitato Vivibilità. Di solito non usa mezze parole. E lo ha fatto anche ieri: “C’è un problema serio in città. Il caso di Villa Giaquinto non è isolato. Anche il sabato e la domenica c’è una emergenza per la sicurezza urbana. Nessuno controlla i parchi pubblici e la sera diventano preda di chiunque. Ci sono dei cancelli intorno a Villa Giaquinto. Ma da via San Carlo si può accedere. Credo che entrino nel parco anche per drogarsi la sera. E’ grave. Non accetto che la città venga abbandonata in questo modo con un pericolo concreto per i giovani. Come associazione di cittadini voglio incontrare i tre commissari, che stanno sostituendo il sindaco. Chiederò un incontro con il prefetto e il questore”.

La questione della sicurezza riguarda l’intero centro storico e le aree della movida. “Sono uscita sabato sera e ho notato in via Vico che i rari automobilisti che passano temono gli assembramenti dei diciottenni. Vedevo le persone in macchina terrorizzate nel passare tra questi giovani, che nemmeno si spostavano con i bicchieri pieni di alcol tra le mani. Va detto che basterebbe vigilare su tre strade nel centro storico. Bottiglie rotte ovunque e musica alta fino alle quattro del mattino. Possibile che gli abitanti nel centro storico non possano dormire la notte? E’ giusto tutto questo? Serve sollecitare le istituzioni e l’opinione pubblica. Lo faremo”.

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