Giù le mani dalla scienza

Vincenzo D'Anna

E’ notizia di ieri il varo di un improvvisato “Patto Trasversale per la Scienza”, rivolto a tutte le forze politiche, per sostenere la ricerca scientifica e contrastare la pseudomedicina. A confezionarlo non un politico e neanche uno scienziato, nel senso vero del termine. Il patto è tra politica di potere, quello passato (Renzi) e quello presente (Grillo), e quella parte di Accademia Italiana che da sempre è contigua al potere politico e che, per benevolenza dello stesso potere, finisce per occupare le principali Istituzioni sanitarie statali. È infatti raro che ai vertici di Aifa e dell’Istituto Superiore di Sanità si possa arrivare per concorso, titoli e meriti. L’ultimo che ci arrivò, col governo Monti (parliamo dell’ISS), fu Fabrizio Oleari, defenestrato poi dal ministro Lorenzin che indicò Walter Ricciardi, suo successore.In quel “Patto” tutto c’è tranne la Scienza. Seguitemi. Partiamo da Big Farma, la potentissima associazione delle industrie farmaceutiche, colosso capace di finanziare la politica attraverso associazioni, think tank, convegni e meeting. Tutto chiaro, tutto scritto nei resoconti di bilancio. A questo potere incontrastato e suadente nessuno offre più un minimo contrasto, finanche lo Stato che, imponendo l’obbligo vaccinale, assume su se stesso gli oneri delle chiamate in giudizio per gli eventuali eventi avversi provocati dai trattamenti sanitari obbligatori. Soldi pubblici, insomma, per risarcire i danni provocati dai privati delle case farmaceutiche!! Ecco allora che chi è contiguo con gli interessi di Big Farma e con il potere politico, si ingegna per saldare e tutelare i due interessi, politico ed economico, tappando la voce del dissenso con leggi che vietino di distinguersi dalle verità della “Sanità ufficiale”, ovvero decretata da quelle istituzioni sanitarie occupate dai rappresentanti designati dalla politica. Ma non basta. Occorrono mezzi di repressione per scongiurare che la Scienza e la Ricerca indipendente, ribattezzate pseudo scienza, siano bandite da ogni luogo tacciando chiunque si proponga di capire di cosa si componga un vaccino di essere un adoratore della falsa scienza.Leggete attentamente i punti 2 e 3 del “patto scellerato” e capirete la dimensione del bavaglio che si tenta di imporre alla libertà di dissenso. Eppure, da quando esiste, la Scienza, quella con la “S” maiuscola, mette in discussione anche se stessa e non sta mai ferma. La Scienza cerca, dubita, s’interroga per progredire, non certo per regredire. Nei primi punti del patto si configura l’intento di impedire quella prassi che si fonda sulla conferma e/o la falsificazione di qualunque teoria o convincimento. Altro che “libere l’Arte e la Scienza” e “libero il loro insegnamento”, come recita l’articolo 33 della nostra Costituzione!!Che c’entrano scienza e politica? I patti, quelli veri, si fanno tra scienziati su progetti di scienza, non tra scienziati e politici su questioni che non hanno alcuna attinenza con la scienza. Scienziati ed istituzioni, se proprio vogliono collaborare, lo facciano tirando fuori dai cassetti – sempre se le hanno – queste benedette analisi della farmacovigilanza, e ci dicano una volta e per tutte, cosa c’è nei vaccini! Su di una scatola di formaggini sono indicate tutte le sostanze che compongono l’alimento da ingerire e paradossalmente per un farmaco, che viene iniettato direttamente nel corpo di un bimbo, le autorità non esibiscono gli esami sulla sua esatta composizione.Questo patto vuole mettere la mordicchia a tutti coloro che non si inchinano alla ragion di Stato ed alle verità precostituite. Negli Usa, Robert Kennedy Jr. ha smascherato la mancata farmacovigilanza sui vaccini, dimostrando che la politica seria sceglie gli interessi dei consumatori non i guadagni dei produttori. Ed è qui che deve entrare in gioco la nostra politica, evitando lo scontro ideologico tra pro-vax e no-vax! La politica, che ha gli strumenti per rassicurare la popolazione, intervenga finanziando studi e controlli sui vaccini, accerti se funzionano i controlli di ISS ed AIFA su tutti i farmaci. Mi ripeto, in assenza di pandemie vere, si smetta con un obbligo che conculca la libertà dei cittadini di poter scegliere. L’unica teoria di gregge che risulta vera è quella della greppia alla quale si alimentano interessi di boriosi venditori di allarmi e dei produttori di farmaci inutili e costosi. In nome di Dio tenete giù le mani dalla Scienza. 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome